MANCIANO – «Il gruppo di minoranza, sulle Cascate del Gorello, continua a farneticare e a mistificare la realtà. Dopo l’ennesimo attacco a mezzo stampa sulla gestione delle Cascatelle, è evidente che il gruppo di minoranza sia in grossa crisi al suo interno. I diverbi tra le diverse fazioni politiche a cui appartengono (Pd, destra ed ecologisti) stanno venendo fuori”. Queste le parole del gruppo di Maggioranza del Consiglio comunale di Manciano.
“Se la gestione delle Cascate del Gorello è l’unico tema su cui la Minoranza interviene, incolpando l’amministrazione Morini, disinformando la popolazione e tralasciando completamente altre significative questioni come agricoltura o occupazione, è perché negli scorsi mandati non è stata in grado di raggiungere gli obiettivi su questa questione. Ribadiamo con forza che con l’amministrazione Morini, le acque rimarranno pubbliche e che nel prossimo Consiglio comunale non si parlerà affatto di questo e auspichiamo che la gente non continui a essere inondata da false notizie. Secondo noi – continua la Maggioranza – i quattro consiglieri di minoranza stanno ledendo l’immagine del territorio montando ad arte un ‘caso’ inesistente. Se la Minoranza – concludono – parla tanto di una variante al piano strutturale che dovrebbe adottare l’attuale amministrazione, significa che è a conoscenza di un progetto a noi, invece, ignoto”.
“Per quanto riguarda la zona delle Cascate del Gorello – commenta l’assessore all’Urbanistica del Comune di Manciano, Luca Pallini – risultano le norme del piano regolatore del 1998, riviste nel 2004 e confermate dal piano operativo efficace del 2018. Non è consentita alcuna edificazione in quanto è una zona F ed è consentito il solo restauro conservativo del Mulino. Su quest’area intervengono le competenze del Genio civile per la tutela delle acque, del Consorzio di bonifica per quanto riguarda la manutenzione delle acque e del Comune per quanto riguarda la strada vicinale di uso pubblico che ha l’accesso alle Cascate. Ogni progetto – continua Pallini – che risulti difforme dalle norme citate ha bisogno di una variante e di questo ne siamo ben consapevoli. E le uniche varianti previste sono quelle presentate in commissione Urbanistica, la scorsa settimana alla presenza della Minoranza. Ovvero la copianificazione e tutte quelle cose che erano state lasciate fuori dal piano operativo (e tutti hanno votato a favore) e la variante per la ‘Casa di Sara’ in funzione del progetto ‘Dopo di noi’, dedicato alle persone diversamente abili. Altra cosa poi – conclude Pallini – è la progettazione di un arredo dell’area che è in comodato al Comune di Manciano fino ad aprile 2020, senza volumetria aggiuntiva, che per quanto riguarda le competenze comunali a livello urbanistico, non modifichi la struttura dell’area”.
Anche il sindaco di Manciano Mirco Morini si pone sulla stessa linea e aggiunge che “quest’area rimarrà pubblica e lavoreremo affinché resti tale”.