GROSSETO – A un anno dalla scomparsa, la delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud ricorda Mauro Carratelli. «Una figura di particolare rilevanza per la comunità, visto che ha saputo distinguersi – fino a raggiungere l’eccellenza internazionale – in ben due ambiti: prima in quello della ricerca biomedica, settore cui aveva dedicato non solo gli studi ma tutta la vita, e poi in quello imprenditoriale con l’attività dell’impresa che ha fondato e gestito, Diacron, che tuttora ha sede a Grosseto. Per comprendere il rilievo che la ricerca di Mauro Carratelli ha assunto all’interno della comunità scientifica basti ricordare il brevetto internazionale (e il conseguente utilizzo a livello mondiale) ottenuto per il d-ROMs Test che – tramite il prelievo di una goccia di sangue e un’analisi di pochi minuti – evidenzia la presenza di radicali liberi e dunque lo stress cellulare di un individuo. In pratica, lo stato di forma. E ancora il brevetto europeo per il suo olio K600, utilizzabile come coadiuvante nella cura di molte patologie (dalle scottature ai tumori, uccidendo le cellule malate). Tutto made in Maremma. Proprio i test del cosiddetto “Panel Carratelli” per la valutazione dello stress ossidativo, utili per diagnosi preventive e per il monitoraggio di terapie, costituiscono una delle attività principali della Diacron, l’azienda di famiglia, ora affidata alla gestione degli eredi. Azienda leader nella ricerca e nei metodi di valutazione del bilancio ossidativo in vitro o in vivo nell’ambito umano, veterinario e agroalimentare».
«Mio padre – ricorda la figlia, Chiara Carratelli – era un uomo geniale, generoso e di altri tempi, come in tanti lo hanno definito. Una figura unica che nella sua vita ha lasciato tanto a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Da sempre la sua curiosità è stata il motore di una fervente attività scientifica che ha dato preziosi contributi anche alla realtà imprenditoriale locale e, dopo averlo affiancato per anni, oggi il mio obiettivo è quello di portare avanti lo sviluppo scientifico e commerciale di Diacron tenendo ben presenti i suoi insegnamenti e i suoi principi».
«Obiettivo che gli eredi stanno onorando in pieno. Figure come Mauro Carratelli mancano sempre più al nostro territorio – dice Francesco Pacini, presidente della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud – perché rappresentano al meglio ciò che noi intendiamo come esempio di imprenditoria virtuosa che finisce per fare il bene dell’intera comunità. Un lavoro instancabile di ricerca, una costante proiezione all’innovazione, la ferma volontà nel creare e nel sostenere una propria impresa, senza mai tradire le idee e i principi in cui si crede. Mauro Carratelli lascia un esempio a noi imprenditori. E la sua eredità è stata raccolta nel modo migliore dalla famiglia, che continua a gestire Diacron puntando sempre alla crescita, con risultati di eccellenza. È un altro esempio di azienda grossetana magari più conosciuta nel resto del mondo che nella nostra provincia, proprio grazie a prodotti apprezzati sul mercato globale. È proprio questa la sua eredità più grande».