CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Il coordinamento di Forza Italia di Castiglione della Pescaia torna sul problema della crisi della pesca. A parlarne è il delegato di settore del partito, Giuseppe Temperani: “Oltre al fermo biologico, terminato qualche giorno fa, per il quale siamo stati fermi continuativamente per un mese all’anno, il primo gennaio 2020, con l’entrata in vigore del regolamento europeo n.1022 del 2019, sarà previsto un fermo annuale di tre mesi per la pesca entro le sei miglia dalla costa. Le conseguenze sono facilmente intuibili: riduzione del pescato e della sua varietà ed un aumento dei costi di produzione”.
“Incredulo – commenta Michele Giannone, coordinatore locale del partito – per questo allungamento del fermo pesca a tre mesi all’anno. Sono solidale, come sempre, con il personale dei pescherecci castiglionesi, che ha sempre rispettato le normative imposte come le distanze da mantenere, ma quelle accettabili e non quelle imposte sulla carta e prive di ogni logica nei nostri mari locali”.
“Ritengo che certe misure facciano male alla collettività – interviene Massimiliano Palmieri, consigliere comunale di Forza Italia e commerciante ittico -, dato che il prodotto locale in questa forma è sempre meno reperibile. Inoltre potrebbe recare danni alle aziende locali. In un mese di fermo il pesce di importazione ha avuto un incremento dell’84% del prodotto ittico consumato: così facendo, con il passare dell’aumento dei mesi di fermo, si comprende bene che il mercato ricercherà il prodotto ittico da un’altra parte”.
“Il coordinamento di Castiglione della Pescaia – concludono da Forza Italia – si è subito attivato e sta seguendo la vicenda con i vertici del partito provinciale Sandro Marrini e la deputata Elisabetta Ripani, che ha subito rivolto un’interrogazione al ministro Teresa Bellanova, con la speranza che possa essere modificato parte del regolamento attuativo in Italia”.