GROSSETO – Quando l’apprendimento dell’arte avveniva nelle antiche botteghe, i maestri insegnavano agli allievi tenendoli al loro fianco giorno dopo giorno, crescendoli ai segreti dell’arte: è ciò che è stato per un gruppo di studenti del liceo artistico “Bianciardi” di Grosseto durante la ”Settimana della Bellezza”, l’importate appuntamento culturale, giunto ormai alla sua quarta edizione e promosso dalla Diocesi di Grosseto in collaborazione con la Fondazione Crocevia di Milano.
Nella settimana dal 19 al 26 ottobre oltre ad un nutrito programma di dibattiti, incontri e spettacoli, la Settimana della Bellezza prevedeva un workshop di incisione al liceo artistico, che ha ospitato per due pomeriggi l’ artista e incisore italo-svizzero di fama mondiale André Beuchat per un laboratorio didattico con studenti selezionati dalle classi V del liceo artistico diurno e serale.
Durante le attività, i partecipanti hanno avuto occasione di sperimentare due delle principali tecniche nelle quali Beuchat ha raggiunto notorietà internazionale: la “punta secca” e l’”acquaforte” . Nel primo caso gli studenti hanno agito direttamente con punte metalliche su lastre di zinco; con la seconda tecnica invece, detta indiretta perché l’azione di incisione è determinata dall’uso di acidi, hanno fatto una importante esperienza di calcografia e di stampa, aiutati e supportati dalla buona fornitura d materiali e di strumenti specifici di cui è dotato il laboratorio di incisione del Liceo Artistico “L. Bianciardi”.
André Beuchat ha guidato gli studenti attraverso questi due percorsi, raccontando loro le origini e la storia delle due tecniche, sottolineando la bellezza, la forza e insieme la delicatezza che queste antiche procedure custodiscono, tanto da avere ancora grandi potenzialità espressive anche per gli artisti contemporanei. L’artista ha mostrato ai ragazzi alcune delle sue preziose opere, che gli studenti hanno visto da vicino e addirittura potuto toccare per percepirne le asperità, i livelli e la profondità delle incisioni, ammirandone la forza espressiva, la comunicatività e la grande puntualità tecnica.
I ragazzi sono rimasti affascinati dai risultati artistici di queste tecniche, che richiedono un costante esercizio e tanta pratica: esercizio di forza da praticare sulla lastra e con le attrezzature, che si contrappone alla delicatezza e alla raffinatezza del prodotto finale. Ognuno ha vissuto con grande intensità questa esperienza emozionante, come emozionante è stata l’attesa del foglio passato nel torchio, che ha svelato lentamente il risultato del lungo e preciso lavoro di incisione.
André Beuchat è nato in Svizzera nel 1956 da madre veneziana e da padre svizzero. Dopo gli studi nella Confederazione Elvetica, si trasferisce a Roma. Nel 1978 frequenta la scuola di restauro di Palazzo Spinelli a Firenze; nel 1980 apre un laboratorio di ceramica d’arte a Fidenza. Dopo aver seguito un corso di calcografia presso il Centro Internazionale della Grafica a Venezia, inizia nel 1986 la sua attività di incisore. Il suo corpus calcografico comprende oltre 700 lastre, la maggior parte acqueforti e puntesecche su rame stampate nell’atelier Alma Charta a Toccalmatto di Fontanellato, presso Parma. Espone regolarmente in Italia e all’estero e le sue opere sono conservate in numerosi musei e biblioteche del mondo.