GAVORRANO – “Una tragedia come quella di Tarragona non può restare senza colpevoli. Ben venga quindi la riapertura del fascicolo disposta dalla magistratura così come avevo auspicato in una interrogazione presentata al parlamento europeo lo scorso 20 agosto. Finalmente ci sarà un processo per conoscere la verità sull’accaduto”. Lo scrive in una nota l’europarlamentare della lega Susanna Ceccardi, che commenta la riapertura del caso dopo una odissea giudiziaria durata tre anni.
“Le famiglie delle vittime, tra cui ricordo la presenza di sette studentesse italiane impegnate nel progetto Erasmus – prosegue Ceccardi – chiedono giustizia. Anche se niente potrà compensare il dolore per le tredici vite spezzate è comunque positivo che la Corte d’Appello di Tarragona abbia accolto l’ultimo ricorso delle famiglie decidendo così di celebrare un processo per stabilire di chi siano veramente le responsabilità per l’incidente stradale di Freginals”.
“L’autista, che inizialmente aveva confessato un colpo di sonno per poi ritrattare incolpando le condizioni della strada e del mezzo, è uno dei principali indagati ma, a distanza di anni, non è ancora stato individuato un responsabile – conclude Ceccardi -; il Tribunale di Tarragona ha archiviato per due volte il fascicolo che però è stato riaperto lo scorso mese di giugno, alla luce delle anomalie nella gestione delle indagini riscontrate dallo stesso magistrato Mario Sanz Fernandez-Vega, procuratore nazionale alla sicurezza stradale. Le istituzioni europee ed il governo spagnolo in primis devono fare la loro parte e tenere alta l’attenzione su questa vicenda: lo dobbiamo ai valori di democrazia e di libertà di cui ci facciamo portavoce ogni giorno in questo parlamento, lo dobbiamo al senso di giustizia ed al rispetto dei famigliari delle vittime, lo dobbiamo a chi è tragicamente scomparso nel periodo più bello della propria vita”.