FOLLONICA – «La duna di Pratoranieri è come era un anno fa: non è stato fatto nulla» a parlare è l’associazione la Duna. «Un anno fa la “tempesta perfetta” che causò tantissimi danni in tutta Italia colpì anche il nostro Golfo. Da subito partì la macchina del soccorso, dell’emergenza, degli interventi più o meno urgenti».
«Il mare in burrasca e il vento a 170km/h furono causa di crolli, allagamenti, distruzione di strutture leggere sul mare come all’ interno… la spiaggia subì un brutto colpo , il mare arrivava ben oltre le baracche…fortunatamente nessun danno a persone. Oggi la tempesta dell’anno scorso è solo un ricordo, una ricorrenza e gli interventi pubblici o privati hanno ben riattivato il sistema turistico che era stato messo a dura prova. Tutto meno una parte importante dove non si è ritenuto di intervenire: la duna di Pratoranieri».
«Il mare e il vento picchiarono duro, molto duro alla spiaggia conosciuta dai follonichese come “Tony’s” e la duna, con le sue protezioni già bisognose di interventi di manutenzione, ne uscì danneggiata al 90% con zone dove lo spazio tra strada litoranea e mare furono/sono ridotte a nemmeno due metri. In un anno nulla è stato fatto tranne ricostruire gli accessi a mare… il settore ambientale, la duna costiera, è stata lasciata a se stessa, nessun recupero, nessuna protezione, nessun controllo, nessuna segnaletica per proteggere almeno il 10% rimasto dal calpestio e dall’incuria di una stagione turistica molto intensa» prosegue la Duna.
«L’amministrazione, molto prodiga di interventi e finanziamenti in altri settori, non ha messo un euro per il ripristino e la tutela di un sistema ambientale come la duna costiera che altrove è protetto e ben custodito… Avevamo anche proposto un intervento di protezione con i tronchi dei pini crollati e tagliati nella nostra pineta, per limitare i danni e l’impatto della stagione turistica …proposta nemmeno considerata. Risultato nessun intervento. Oggi è un anno che è accaduto ma è come se fosse passato un giorno perché non è cambiato praticamente niente».