SCARLINO – È iniziato l’intervento per il ripristino della passerella e del capanno del Padule. In questi giorni gli operai dell’azienda VivoLegno di Follonica sono al lavoro per riparare i danni causati dal maltempo nel 2014, che hanno reso inagibile per un lungo tratto il percorso interno all’area paludosa del Puntone e distrutto uno dei due capanni di avvistamento. Bandite di Scarlino, gestore della zona del Padule, nel 2018 ha presentato una richiesta di finanziamento alla Regione Toscana attraverso Far Maremma, Agenzia di sviluppo locale, ottenendo 110mila euro, denaro utilizzato non solo per la riqualificazione della passerella e del capanno danneggiati dalla piena del 2014, ma anche per altri interventi migliorativi inerenti sempre all’area boschiva in gestione a Bandite.
Il percorso che attraversa la zona paludosa del Puntone è lungo circa un chilometro, è percorribile anche nei momenti in cui il terreno è allagato, essendo rialzato da terra e conduce a due capanni in legno. Il progetto consiste nella ricostruzione della passerella nel tratto mancante, attraverso una tecnica che assicurerà l’ancoraggio al terreno. Oltre al percorso è prevista poi la realizzazione ex novo di uno dei due capanni, distrutto sempre nel 2014: la palafitta questa volta sarà alzata di circa 30 cm rispetto al piano iniziale, per mettere la costruzione al sicuro da eventuali piene.
«Dopo più di cinque anni – dichiara il sindaco Francesca Travison – la passerella del Padule tornerà a essere percorribile in tutta la sua lunghezza: ciò permetterà a chi ama la natura di arrivare fino ai capanni in legno, aperti e fruibili da tutti, e osservare la fauna tipica delle zone paludose. L’area del Puntone è una risorsa inestimabile per il Comune di Scarlino, che merita di essere valorizzata e promossa. Attualmente le mete naturalistiche hanno un importante riscontro sul mercato turistico, e anche il nostro territorio può, anzi, deve essere una risorsa in questo senso. I lavori termineranno nelle prossime settimane e finalmente sarà possibile passeggiare in mezzo alla palude in tutta tranquillità e senza brusche interruzioni».