GROSSETO – Il sindaco di Magliano in Toscana, Diego Cinelli, entra nella Lega. L’ufficializzazione è avvenuta oggi, alla presenza del commissario nazionale, Daniele Belotti e del parlamentare Mario Lolini, oltre al segretario della Lega lombarda Paolo Grimoldi.
«Cinelli ha deciso di avvicinarsi alla Lega dopo un lungo percorso – afferma il segretario provinciale Andrea Ulmi – e quando abbiamo visto che le nostre idee collimavano e il futuro poteva essere comune abbiamo deciso di ufficializzare l’ingresso nella Lega»
«Questo è un percorso che è maturato nel tempo – afferma Diego Cinelli -, avrei potuto farlo il giorno dopo le europee, salendo sul carro dei vincitori, invece ho preferito farlo ora, che la Lega è all’opposizione ma è forza di governo nel Paese. Salvini ha detto vinceremo tutte e nove le Regioni».
«Per me questo è un nuovo inizio – prosegue il primo cittadino di Magliano – ho avuto esperienze (anche se non da tesserato) in altri partiti, ma avevo delle perplessità perché gli interlocutori non erano come Ulmi e Lolini». Cinelli era stato, in passato, molto vicino a Fratelli d’Italia, tanto che Fabrizio Rossi e i vertici provinciali del partito festeggiarono con lui alla sua prima elezione a sindaco.
«Mi sembra di tornare a casa – prosegue Cinelli -. Io mi metto a disposizione della Lega. Per portare le mie esperienze per vincere le elezioni così come feci a Roccastrada. Credo che il contributo di chi tutti i giorni sta a contatto con la gente abbia un appeal diverso sulla gente. Nel 2023 finirò il mandato da sindaco e, anche se ci fosse la riforma del Testo unico non farò il terzo mandato».
Anche Mario Lolini, che ha donato a Cinelli il simbolo della Lega, una spilletta di Alberto Da Giussano, si è detto «Emozionato per la presenza di Diego: siamo colleghi, agricoltori. La lega si ingrandisce e acquisisce un altro sindaco. Magliano emergerà ancora di più anche con l’aiuto della Lega».
«Il territorio di Magliano come si vede dalla cartina è il compimento di un percorso» sottolinea Ulmi che mostra una mappa della provincia con alcune bandierine: bianche per i sindaci leghisti, rosse per gli assessori e verdi per i consiglieri in ogni comune.