FOLLONICA – Ieri pomeriggio, dalle 15.15, via Roma a Follonica si è animata grazie alla manifestazione a livello nazionale “Io leggo perché”, giunta alla sua quarta edizione e promossa dall’Associazione italiana editori in collaborazione con le più alte istituzioni, la filiera del libro, i media, per il potenziamento delle biblioteche scolastiche di tutta Italia. L’Istituto comprensivo Leopoldo II di Lorena di Follonica è diventato protagonista con tutti gli studenti dei plessi che hanno invitato la cittadinanza a partecipare alla campagna donazioni dal 19 al 27 ottobre.
Per sensibilizzare la società sul valore della lettura come strumento potente che favorisca il raggiungimento, da parte di tutti i bambini e i ragazzi, delle competenze fondamentali per la vita, i bambini delle scuole dell’infanzia “I Melograni” e “Il Fontino”, gli studenti delle scuole primarie “Bruno Buozzi”, “Don Milani” e della scuola secondaria di primo grado “Arrigo Bugiani”, hanno organizzato un vero e proprio spettacolo letterario dal titolo “Abbattiamo i muri con le parole”. Quest’anno però c’è stata una novità: l’Istituto comprensivo Leopoldo II di Lorena ha partecipato anche al contest per aggiudicarsi uno tra i dieci buoni dal valore di 1.500 euro per l’acquisto di libri con lo scopo di arricchire ulteriormente la varietà di scelta e di promuovere il piacere della lettura nei propri alunni.
Gli alunni della scuola primaria “Bruno Buozzi” sono stati i primi a esibirsi con un canto dal titolo “Il libro è un tesoro” e con delle letture drammatizzate tratte da “La fiaba del muro e del mare” di Marina Gellona e da “La scomparsa di Pato” di Andrea Camilleri. I bambini della scuola primaria “Buozzi” hanno passato il testimone ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Arrigo Bugiani” che hanno letto brani dal libro “Volevo nascere vento” di Andrea Gentile sulla vita di Rita Atria, una giovane ragazza collaboratrice di giustizia, icona per coloro che trovano la forza di ribellarsi all’oppressione, al sopruso e alla violenza della mafia.
Collegati dal filo rosso della legalità, i bambini delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria “Don Milani”, hanno alternato momenti di lettura e di drammatizzazione di passi estratti da “Per questo mi chiamo Giovanni” di Luigi Garlando. Le parole dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, del giornalista Peppino Impastato, dei pm Vittorio Teresi e Antonino Di Matteo hanno preso vita attraverso le voci dei bambini e hanno letteralmente abbattuto il muro del silenzio, dell’omertà, della paura, aprendo un varco grazie al coraggio della verità. Al termine del contest, tutti i bambini coinvolti hanno distribuito i loro segnalibri sul tema del valore della lettura. Venerdì 25 ottobre dalle 10:30 davanti alla libreria Chiti, partner dell’iniziativa, si concluderà il contest con l’intervento dei bambini della scuola dell’infanzia “I Melograni”. Il progetto è inserito nel macroprogetto di istituto “SeminiAmo la legalità”.