SCARLINO SCALO – Il locale tecnico degli impianti sportivi di Scarlino Scalo è stato oggetto di un intervento che ha comportato quasi un mese di lavoro. La pompa dell’acqua, utile a irrigare il campo di calcio “Beppe Poli”, è rimasta bloccata per qualche settimana a causa di un guasto non risolvibile nell’immediato. Nel locale tecnico erano infatti presenti alcuni strati di guano di piccione che impedivano agli operai di raggiungere il macchinario.
«È da un mese quasi – spiega il sindaco Francesca Travison – che l’ufficio tecnico, con il vicesindaco Luciano Giulianelli e il consigliere comunale con delega allo Sport Giacomo Papini, si sta occupando del guasto all’impianto di irrigazione del campo di calcio di Scarlino Scalo. Purtroppo, dopo anni di incuria, il locale tecnico dove si trova la pompa dell’acqua era pieno di guano di piccione, quindi si è reso necessario l’intervento di una ditta specializzata che ha dovuto sanificare l’immobile. Sono state tolte decine di sacchi di guano, tra l’altro un rifiuto speciale che per essere prelevato ha bisogno di procedure particolari di cui si sta occupando in questo momento l’amministrazione comunale. Giovedì scorso gli operai hanno tolto la pompa per portarla a riparare: a quanto pare non è bruciata e quindi sarà installata nuovamente tra qualche giorno. A breve l’impianto dovrebbe tornare a funzionare regolarmente».
«Il locale è stato chiuso per impedire d’ora in avanti l’ingresso dei piccioni – continua il sindaco -. Per non far seccare l’erba del campo di calcio dove si allena la società calcistica locale, nei giorni scorsi sono state fatte arrivare delle autobotti che hanno riempito i pozzi presenti permettendo così l’irrigazione. Ricordiamo, tra l’altro, che la fornitura idrica viene pagata dal Comune di Scarlino e non dal gestore del campo. Rammarica leggere l’intervento del presidente della società Scarlino Calcio, Federico Clementini, che accusa l’amministrazione comunale di non aver provveduto a risolvere il problema, quando da settimane stiamo lavorando alla riparazione del guasto, perdipiù trovandoci, ancora una volta, a intervenire in emergenza, dopo decenni di incuria. Il guano non si è formato in pochi mesi, sono anni che il locale tecnico non veniva pulito, questo è evidente. Avvertire che si porterà la squadra a giocare in altri campi, che si hanno i soldi per comprare l’intera struttura sportiva di Scalo, non è certo il modo migliore per comunicare con un’amministrazione comunale che sin dal giorno dopo il suo insediamento si è impegnata per ripristinare le condizioni di quell’impianto sportivo, che come sanno bene gli scarlinesi, versa in condizioni pessime».
«Non abbiamo bisogno di avvertimenti o di rimproveri. Stiamo lavorando assiduamente e non permettiamo che si avanzino delle polemiche gratuite. Lo abbiamo dimostrato attivando un servizio d’emergenza per portare l’acqua nei pozzi e provando a installare una nuova pompa per risolvere il problema prima che la vecchia venisse riparata. Sinceramente rimaniamo perplessi e delusi dalle dichiarazioni del presidente. Ne prendiamo atto – conclude Travison – e nei prossimi giorni parleremo con la società per chiarire la nostra posizione, se ancora ce ne fosse bisogno, visto che i contatti con Clementini vanno avanti da mesi quotidianamente».