FOLLONICA – Massimo di Giacinto, consigliere di minoranza al Consiglio comunale di Follonica, nonché possibile candidato sindaco del Comune se si andrà al ballottaggio dopo l’attribuzione delle schede contestate al centrodestra, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al sindaco di Follonica Andrea Benini riguardo alla possibilità che il Coeso acquisti o prenda in affitto il locale dell’ex supermercato al Quartiere degli Ulivi per trasferirci nuovi servizi socio-sanitari a servizio degli abitanti.
«Nell’incontro pubblico nel Quartiere degli Ulivi (ex 167 ovest), durante la campagna elettorale delle elezioni amministrative per l’elezione del sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale del 26 maggio scorso – scrive Di Giacinto nell’interrogazione a Benini -, lei si impegnò con gli operatori economici del Centro Commerciale, fortemente preoccupati per le difficoltà economiche che incontrano da quando è cessata, quattro anni fa, l’attività del supermercato Conad prima e Todis poi, ad interessarsi presso la competente autorità sanitaria per inserire, all’interno del complesso, ulteriori servizi socio-sanitari. Mi risulta che, effettivamente, lei si sia attivato in questo senso, interessando Fabrizio Boldrini, direttore del CoeSO – Società della salute dell’Area socio sanitaria Amiata grossetana, Colline Metellifere e Grossetana, che gestisce, programma ed integra i servizi sanitari territoriali, socio-sanitari e socio-assistenziali, al fine di acquistare o prendere in affitto il locale, o parte di esso, dell’ex supermercato. Successivamente e verbalmente, dopo la sua elezione a sindaco, rassicurò più volte alcuni di quegli operatori commerciali sulla concreta possibilità di spostare il Punto salute, già esistente in quel complesso, che effettua esclusivamente prelievi di sangue il lunedì, e per un massimo di 25 utenti, nel fondo dell’ex supermercato».
«Considerato che quello degli Ulivi (ex 167 ovest) è un quartiere densamente popolato – continua il consigliere -, in gran parte da cittadini anziani che, spesso, hanno notevoli problemi di mobilità e, contestualmente, consistente bisogno di servizi socio-sanitari, l’inserimento nella struttura del centro commerciale di ulteriori servizi socio-sanitari potrebbe essere di grande utilità ai cittadini di quel quartiere e non solo, e contribuire anche a “vivacizzare” il complesso con sicuro beneficio per i pochi commercianti ancora presenti che ancora, e con difficoltà, “resistono”».
«La interrogo – conclude l’interrogazione – per sapere a che punto sono le possibilità che il Coeso compia un’operazione del genere acquistando o prendendo in affitto il locale, o parte di esso, dell’ex supermercato per trasferirci il Punto salute, già presente nella struttura, ed inserirci nuovi servizi socio-sanitari a servizio degli abitanti del quartiere e non solo; nel caso in cui abbia la certezza che avvenga quanto sopra, quali sono i tempi perché questo, effettivamente, accada».