GROSSETO – “In questi giorni tiene banco la questione degli odori provenenti dagli impianti a biogas, sulla quale si sono succeduti articoli e uscite sulla stampa con associazioni che hanno lanciato strali e invettive contro chi, a loro dire, avvelena l’aria” afferma Confagricoltura proviniale che interviene sul problema dei miasmi in città.
“Al fine di evitare ogni demagogia e strumentalizzazione, ma soprattuto di essere coerenti con sé stessi e con ciò che ci circonda, Confagricoltura Grosseto ha precisato che tutti i sette impianti operativi nel territorio comunale di Grosseto, sono normati e che tutti i prodotti utilizzati per la produzione di energia elettrica sono autorizzati e tracciati secondo quanto riportato sul decreto ministeriale e gestiti nel rispetto delle produzioni agricole. Al contempo il presidente Attilio Tocchi e il direttore Paolo Rossi, accompagnati da alcuni imprenditori del settore, hanno inteso confrontarsi con il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, al fine di verificare le problematiche che i cittadini hanno evidenziato. Al termine della discussione, nell’ottica di un assoluto e trasparente dialogo con il primo cittadino, è nata la volontà di arrivare a redigere un protocollo d’intesa dove si ribadisca la regolarità del lavoro portato avanti dagli imprenditori del settore, che si sono dimostrati disponibili ad aprire i loro impianti, nel contesto di un’open day, affinché i cittadini visitino le strutture e comprendano appieno le attività ivi svolte”.
“Non solo. La delegazione ha altresì espresso la disponibilità, qualora fosse richiesto, di aderire ad un confronto pubblico dove sia auspicabile uno scambio delle opinioni di ognuno, in maniera democratica e produttiva. Nel contempo è emersa la volontà di Confagricoltura e della delegazione imprenditoriale, al fine di garantire al massimo l’aspetto del greening, di studiare possibili sistemi di monitoraggio delle emissioni odorose, sia in prossimità degli impianti che in alcune zone della città, a cui le stesse imprese vorranno contribuire, così da confutare ogni dubbio”.
“Siamo tutti agricoltori – ha sottolineato la delegazione imprenditoriale – e siamo i primi ad utilizzare ed a rispettare l’ambiente in cui viviamo, lavoriamo e facciamo crescere i nostri figli.”
“Vivo in un territorio conosciuto in tutto il mondo per il suo ambiente – ha commentato il presidente di Confagricoltura Grosseto – con una bassissima densità di popolazione e vivo in modo green. Il suo capoluogo conta poco più di 90mila abitanti, collocato a qualche chilometro dall’oasi naturalistica del parco della Maremma. Non accetto assolutamente che si dica che gli agricoltori inquinano, perché siamo i primi a proteggere il nostro ambiente che dà da mangiare a noi e alle nostre famiglie. Come si può dire quello che ho letto, quando invece siamo stati i precursori di un rinnovamento che supera l’energia elettrica prodotta da fonti fossili? Sappiamo come l’aumento di CO2, di gas serra e climalteranti, i cambiamenti climatici, il rispetto dell’ambiente, passa anche da una politica che incentivi e valorizzi la produzione di energia elettrica che deriva da processi naturali, a differenza di energie ad alto valore inquinante prodotte da fonti fossili. Noi lo abbiamo fatto. Un mondo migliore non significa “si preoccupino gli altri” ma tutti devono farsene carico. Possiamo migliorare? – si chiede Tocchi -. Certamente. Ma è necessario confrontarci e partire da un punto di forza non di debolezza. Si deve essere consapevoli che noi forniamo l’energia utile a Grosseto e i nostri imprenditori sono disponibili alla apertura al confronto e a permettere, per quanto sia possibile, la visita degli impianti, affinché tutti abbiano coscienza del valore e del significato di una produzione di energia green, che non può far altro che bene all’immagine e alla unicità ambientale della maremma.”