GROSSETO – «L’aria, nell’intera città di Grosseto, è in alcune giornate irrespirabile. Questo è un dato sotto gli occhi (e non solo) di tutti» lo scrive Patrizia Siveri dell’associazione “per Grosseto”. «Un altro dato evidente è la presenza, intorno alla città, di 7-8 impianti a biogas. Tali impianti sono stati autorizzati negli anni scorsi, quando non nel decennio scorso, dall’Amministrazione provinciale, che ne deteneva la competenza».
«La sciagurata riforma Delrio ha poi trasferito in capo alle Regioni tale competenza delle autorizzazioni ma, anche in virtù del ricorso presso la Corte costituzionale presentato e vinto dalla Provincia di Grosseto, quella riguardante il controllo è rimasta, appunto, alla Provincia. In virtù di tale scenario e quadro normativo, ci sentiamo in dovere di porre al presidente della Provincia pro-tempore alcune domande di grande interesse per i cittadini: le autorizzazioni degli impianti sono aggiornate alle modifiche di legge intervenute rispetto alla data di autorizzazione? I materiali trattati sono quelli autorizzati e lo sono nelle quantità autorizzate? Quanti sono i controlli effettuati e chi li ha effettuati? E cosa è stato controllato? Cosa è entrato negli impianti e cosa è uscito? Dove è finito il materiale in uscita? Quale destinazione ha avuto?».
«I controlli non si possono improvvisare, anche perché riguardano la salute di tutti. Servono quindi competenze specifiche e non soluzioni estemporanee perché i cittadini hanno bisogno di certezze, avendo avuto sin troppa pazienza davanti a un problema facilmente percepibile e che non può più essere ignorato» conclude Siveri.