SEGGIANO – L’assemblea dei soci del Consorzio Tutela Olio Seggiano Dop si è riunita e ha rinnovato il Consiglio di amministrazione. Luciano Gigliotti è stato confermato presidente, mentre tra le new entry ci sono Rossana Suh nel ruolo di vicepresidente, Alessandra Sardoni, giornalista televisiva entrata a far parte della squadra dei 7 consiglieri, e Massimo Santella, già consigliere in altri consigli d’amministrazione del Consorzio. Completano la rosa dei consiglieri Paolo Caselli, Emiliano Giustini, Giulio Morganti, Samuele Pii e Filippo Raffi.
Il nuovo Consiglio partirà dai traguardi raggiunti continuando ad essere il portavoce delle istanze indispensabili allo sviluppo della filiera olivicola amiatina, con l’obiettivo di promuovere la produzione e la valorizzazione l’Olio extravergine d’oliva Seggiano Dop.
“In primo luogo mi preme ringraziare i soci che hanno deciso di rinnovare la fiducia nei miei confronti per i prossimi tre anni – commenta Luciano Gigliotti, presidente del Consorzio per il secondo mandato –. Il nuovo Cda, in continuità con quanto fatto fino ad oggi, promuoverà attività di tutela e promozione del nostro olio. Non meno importante sarà il sostegno alle realtà locali che rappresentano la vera linfa vitale del Consorzio e del settore olivicolo del monte Amiata”.
“Crediamo fermamente nella qualità dei nostri oli – sottolinea il presidente – e, con l’obiettivo di fare squadra anche oltre i confini amiatini, abbiamo sottoscritto il protocollo d’intesa volto alla promozione e valorizzazione dei territori e della cultura dell’olio extra vergine di oliva della Regione Toscana”.
Nato nel 2002, sotto la spinta di un gruppo di imprenditori amiatini legati alla produzione dell’olio extravergine d’oliva derivato dalla lavorazione delle olive della cultivar locale, l’Olivastra di Seggiano, il Consorzio di Tutela Olio Seggiano Dop ad oggi conta 31 iscritti alla certificazione Dop tra produttori, imbottigliatori e frantoiani (di cui 15 sono imbottigliatori), 87 consorziati per una produzione annua di circa 100 quintali d’olio equivalente a un giro di affari di oltre 200mila euro.