SCARLINO – «L’edificio delle ex scuole elementari di Scarlino è oggetto in queste ultime ore di nuove idee e proposte da parte dell’Amministrazione comunale, come abbiamo appreso dall’ultimo comunicato stampa relativo alle Carriere del 19» afferma il Pd lista per Scarlino. «Apprezziamo il percorso intrapreso per recuperare una delle tradizioni e manifestazioni più importanti del nostro Paese, come quella delle Carriere del 19 e comprendiamo le difficoltà espresse dal sindaco, in termini di normative nuove e sicurezza relative all’organizzazione di eventi e manifestazioni. Ma siamo inoltre consapevoli delle difficoltà ancora più importanti da superare che vivono le Contrade stesse, legate soprattutto, come espresso nell’articolo, alla mancanza di volontari».
«Per questo non ci è chiaro come sia possibile identificare nell’edificio delle ex scuole elementari una soluzione a quest’ultimo problema, che in realtà appare più profondo. Insomma garantire uno o più spazi per svolgere delle riunioni può essere la soluzione ad un problema che in realtà appare più profondo? O vuole essere una mera provocazione rivolta alle stesse Contrade affinché ricada su loro ogni possibile responsabilità di un eventuale tentativo fallito? Nessuno vuole negare la possibilità di spazi da condividere.Ma parliamo di progettualità ed idee mirate che possano essere portate avanti nel tempo e nel tempo produrre risultati».
«Per esempio la così detta “Bottega della Salute”, un’esperienza sempre più diffusa nelle aree così dette “marginali”. Si tratta di un servizio di prossimità curato dai giovani del Servizio civile regionale che garantisce una maggiore vicinanza dei servizi alla salute, alla persona al cittadino. Una duplice rilevanza in questo caso: implementare la rete dei servizi e dare un’opportunità di lavoro e crescita ai giovani – prosegue il Pd -. Percorsi legati alla cultura ed al sociale, come per esempio il progetto di teatro sociale conclusosi recentemente “Scarlinopolis” che possano creare esperienze nuove di crescita ed integrazione, partendo dalla conoscenza, dal recupero e dalla valorizzazione della nostra identità, della nostra storia e delle nostre radici attraverso il confronto tra generazioni diverse ed aprendosi al resto del territorio, con un linguaggio universale come quello del teatro e dell’arte in generale, possono essere opportunità di sviluppo da non abbandonare o trascurare. Potrebbero, progetti come questo che lavorano sulla memoria e sul recupero delle tradizioni, apportare un contributo ed un sostegno importante anche al 19 stesso. Chiudere ad un’unica possibilità non è a nostro parere una soluzione, anche perché i problemi da affrontare sono diversi per numero e natura e gli spazi non mancano. Aprire invece ad un ventaglio di prospettive può arricchire ed aiutare anche le Contrade stesse a recuperare le loro forze».