MASSA MARITTIMA – “L’ospedale Sant’Andrea sarà anche considerato un’eccellenza dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ma le criticità rimangono”. Ad affermarlo Sandro Marrini, coordinatore provinciale di Forza Italia.
“Non si può pensare che, con i lavori per il poliambulatorio – sottolinea Marrini –, si risolvano tutti i problemi: al momento, ci sono questioni ben più urgenti e gravi. La carenza di posti letto, la cronica mancanza di infermieri e specialisti, che costringe il personale sanitario presente in ospedale a turni massacranti per tutelare la salute dei cittadini, i tagli ai servizi sanitari messi in atto dalla Asl senza una giustificazione plausibile mettono a serio rischio l’operatività del Sant’Andrea”.
“La radiologia avrebbe bisogno di un profondo restyling per garantire a pieno regime l’assistenza necessaria per i pazienti non solo massetani, ma anche delle Colline metallifere e di Follonica, i quali sono costretti nelle situazioni più urgenti a spostarsi all’ospedale di Grosseto – continua il coordinatore provinciale di Forza Italia -. Il Pronto soccorso, inoltre, è gravato da un alto numero di accessi, ma l’Azienda sanitaria continua a far finta che il problema non esista”.
“La Asl snocciola numeri e fa credere che il problema nato dal trasferimento della dottoressa in un’altra sede sia stato definitivamente risolto – spiega l’esponente di Forza Italia -. Niente di più sbagliato: il numero di pediatri rimane insufficiente in proporzione alla quantità di assistiti nel comprensorio delle Colline metallifere. Tale situazione è ancora più grave se si pensa che in questo modo non si tutela in modo adeguato la salute dei bambini”.
“Nei mesi scorsi, il nostro capogruppo in Consiglio regionale Maurizio Marchetti ha presentato due interrogazioni in merito alle problematiche dell’ospedale Sant’Andrea, ma, ad oggi, l’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi, nonostante tanti proclami, forse dettati dalle recenti elezioni europee, non si è degnata di dare una risposta scritta – conclude Marrini -. Questo atteggiamento dimostra l’indifferenza con cui, ancora una volta, la Regione si disinteressa della sanità maremmana, considerata a tutti gli effetti un ambito di serie B”.