GROSSETO – «Riguardo le recenti lamentele su miasmi temporanei avvertiti in città, rassicurariamo che dipendano dallo stagionale conferimento, agli impianti a biogas, di sansa, derivante dalla produzione di olio d’oliva tipico di questo periodo» afferma l’amministrazione comunale.
«Si tratta quindi di un prodotto assolutamente innocuo, il cui odore è reso più acre dalle temperature ancora alte nonostante il periodo. Inforniamo che continua l’impegno del Comune di Grosseto contro i miasmi: insieme ad Asl ed Arpat, nell’ambito del tavolo tecnico comunale, stiamo portando avanti un ciclo di controlli agli impianti che circondano la città».
«Nel dettaglio, le maleodoranze avvertite dalla cittadinanza nel pomeriggio di sabato 12 ottobre sono da attribuire al riutilizzo agronomico di reflui di stalla, che quindi poco ha a che vedere con gli impianti a biomassa e che tuttavia è, anche in questo caso, innocuo» prosegue l’amministrazione.
Quindi si tratterebbe, secondo il Comune, di due differenti situazioni, che hanno “investito” la città nei giorni scorsi: l’odore di sansa dagli impianti, e, per quanto riguarda sabato, invece, il cattivo odore è stato causato dal concime.
«La Regione Toscana ha presentato, recentemente, una proposta di legge in materia; proposta, ad oggi, più restrittiva nella fase di rilascio delle autorizzazioni per gli impianti. Interessante l’inserimento di un limite misurabile nelle emissioni odorigene. Il ruolo del Comune sarà certamente primario nel momento in cui si dovessero prospettare o palesare rischi per la salute pubblica: siamo quindi vicini a tutti qui cittadini che hanno voluto dimostrare i propri timori».