FIRENZE – «Il Corridoio Tirrenico è una strada che doveva già esserci. Nell’incontro che si è svolto a Firenze con il ministro alle infrastrutture l’on. Paola De Micheli insieme a una folta delegazione di sindaci della Maremma e dell’Amiata ho avuto l’occasione di ribadire con forza la necessità di sbloccare quest’opera fondamentale per la nostra terra. Tutte le istituzioni sono d’accordo a migliorare la sicurezza stradale sistemando il manto e allargando la carreggiata dell’Aurelia. Tutte le analisi economiche e sociali indicano questo intervento come indispensabile anche al sistema di mobilità locale e nazionale. È dal 1970 che è finito il tempo delle parole e servono fatti concreti. Abbiamo chiesto al ministro che il Governo stanzi subito 300 milioni di euro per i lavori e che presto, molto presto, inizino gli interventi di messa in sicurezza». Queste le parole di Giacomo Termine, sindaco di Monterotondo Marittimo e prossimo segretario provinciale del Pd che alla vigilia della grande manifestazione di domani per dire “sì” al Corridoio tirrenico.
«Nell’occasione ho ricordato al ministro De Micheli che per la vastità del territorio della provincia di Grosseto sono importanti anche le strade di penetrazione. In questo caso non servono le risorse: 7 milioni e mezzo di euro sono stanziati dai Comuni Monterotondo Marittimo e Castelnuovo Val dei Cecina per l’adeguamento della S.S. 439 in direzione Massa Marittima; attenzione meriterebbe anche la strada del Cipressino dove potrebbe essere un punto di svolta il possibile cambio da strada provinciale a statale del Cipressino, unica arteria che collega l’Amiata alla superstrada per Siena, finanziata dai Comuni della montagna».
«È tempo che si superi la logica del “blocco” della negazione delle opere e si dia il via ai lavori essenziali innanzitutto per rendere la vita migliore ai residenti, collegamenti sicuri per le imprese e i turisti».
Soddisfatti dell’incontro anche dalla segreteria regionale del Pd. «Abbiamo trovato molto significativa l’attenzione per le infrastrutture toscane mostrata oggi dal ministro De Micheli che ha scelto di visitare personalmente a Firenze i cantieri della stazione Foster. Il nodo fiorentino dell’alta velocità è un simbolo delle opere rimaste ferme in questi anni, insieme a centinaia di posti di lavoro. Così come lo è la Tirrenica. Non si sblocca l’economia senza infrastrutture moderne ed efficienti. L’inconcludenza è uno dei motivi che allontana gli investimenti nel nostro paese. Per questo siamo molto soddisfatti delle rassicurazioni odierne del ministro De Micheli». Così Simona Bonafè, segretaria del Pd toscano, che oggi incontra, insieme alla segreteria e ai consiglieri regionali, il ministro alle infrastrutture Paola De Micheli.
Domani sarà Marco Simiani a rappresentare la segreteria regionale del Pd a Grosseto alla manifestazione per chiedere il completamento del Corridoio tirrenico.
«Il ministro proprio oggi ha annunciato il suo impegno per la Tirrenica, dopo che i fondi già programmati dai nostri governi sono rimasti fermi con l’ultimo esecutivo. La comunità locale con tutte le associazioni e istituzioni è compatta su quest’opera. Adesso sappiamo che il nuovo governo nazionale ha riportato la realizzazione di questa opera all’ordine del giorno» dice Simiani.