CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – La coppa del mondo di ciclismo paralimpico torna a Castiglione della Pescaia. «Lo fa a quasi cinque anni di distanza – dice soddisfatto Alex Zanardi – percorsi unici, atleti diversi, incombenze sportive importanti. Ma ciò che noi atleti, sono certo, ritroveremo in uno degli angoli più belli del nostro paese e della Maremma, sarà l’accoglienza di tutta la cittadinanza che nel 2014 salutò ogni nostro sforzo con una partecipazione assolutamente unica».
«La prova di Castiglione della Pescaia – aggiunge Zanardi – sarà il primo esame di un anno importante, pochi giorni prima del Campionato mondiale e a pochi mesi dai Giochi paralimpici di Tokyo». «Nessun atleta – spiega il cittadino onorario di Castiglione della Pescaia – potrà arrivare impreparato alla gara di fine maggio. Ognuno di noi cercherà di prepararsi al meglio per conseguire il miglior risultato. Questo per la gloria in palio, per avere delle conferme in vista di altre importanti gare imminenti e, non ultimo, per incidere sul ranking mondiale, criterio utile anche a determinare chi si qualificherà per i Giochi di Tokyo».
«La nazionale italiana di Mario Valentini della quale mi pregio di far parte – continua Zanardi – ha già mostrato i muscoli in passato e lo farà anche a Castiglione delle Pescaia: nelle ultime edizioni delle Paralimpiadi, grazie ai risultati conseguiti, ha permesso all’Italia di essere la nazione più rappresentata e ci batteremo, sportivamente parlando, per confermarci a questi livelli». «Tutto ciò detto – tiene a precisare Zanardi – ognuno di noi pedala soprattutto per passione. Poterlo fare tra gli scorci più belli e suggestivi delle strade castiglionesi sarà per tutti un momento di sport particolarmente esaltante e spero, sono certo, che il tifo degli abitanti e dei turisti che popolano la zona a primavera inoltrata si farà sentire».
«Io sono stato adottato in questo bellissimo paese – ricorda Zanardi – addirittura mi è stata conferita la cittadinanza onoraria dal sindaco Giancarlo Farnetani e dalla Giunta tutta, ma dietro quel gesto bellissimo c’è tutto l’affetto che sento quando vado al bar, al negozio della frutta o al supermercato e sento l’affetto delle persone quando giro per strada con la mia handbike e tutti mi salutano riservandomi grandi sorrisi».
«Sono un affamato agonista – conclude Zanardi – lo sono sempre stato. Eppure, laddove servisse una ragione in più per fare un altro dei miei tentativi migliori, a Castiglione, davanti alla “mia gente” la troverò, non dubitate. Questo posso promettere, dare il massimo nella speranza di vivere assieme ad amici sinceri un’altra bellissima giornata di sport».