GROSSETO – Si è svolto ieri il primo incontro di catechismo per i bambini del 2011 dell’Us Grosseto 1912. Sono otto in totale i giovani calciatori che hanno aderito al progetto e che andranno avanti fino a maggio. Un percorso realizzato grazie alla collaborazione del vescovo Rodolfo Cetoloni, ai sacerdoti della parrocchia di Roselle, don Pier Mosetti e don Marius Balint, e alle due catechiste Patrizia Boaselli e Sofia Paola, che si prenderanno cura dei bambini settimanalmente e durerà tre anni per accompagnare i bambini alla Comunione, più un anno supplementare per arrivare alla Cresima.
Il corso si svolgerà tutti i lunedì dalle 16,30 nella sala riunioni del nuovo Centro sportivo di Roselle, dove i bambini faranno attività di catechismo per circa un’ora e saranno poi accompagnati al campo sottostante dal mister Luigi Consonni per le 17,30, orario di inizio dell’allenamento.
“Il nuovo Centro sportivo nasce con l’obiettivo di valorizzare e far crescere bambini e ragazzi – spiega Simone Ceri, copresidente dell’Us Grosseto 1912 – partendo proprio dalla loro formazione ed educazione in campo e fuori. Abbiamo creato un percorso che possa garantire ai giovani di essere seguiti nella crescita e nel passaggio da una categoria all’altra, ma allo stesso modo vogliamo poter aiutare chi ne farà richiesta offrendo supporto scolastico e formazione religiosa. Proprio in questa direzione va l’accordo con il Vescovo di Grosseto, Rodolfo Cetoloni, che permetterà ai bambini del 2011 di seguire il percorso della parrocchia di Roselle”.
“Certamente – commenta il vescovo Rodolfo Cetoloni – ogni volta che una realtà che si occupa di formazione, come fa una società sportiva, cerca un’alleanza educativa con la Chiesa, il desiderio del Vescovo è di stringere alleanza, perché nulla di quel che è umano è estraneo alla fede. La Chiesa di Grosseto è impegnata in modo forte sul versante educativo, basti pensare alle scuole paritarie, e siamo consapevoli che l’evangelizzazione, soprattutto delle nuove generazioni, può passare anche da esperienze inedite come quella proposta dall’Us Grosseto e alla quale ho dato l’assenso per un anno, con l’impegno reciproco a monitorare il percorso. Ringrazio perché questo testimonia la fiducia nella Chiesa come attore credibile nella formazione dei giovani”.
L’iniziativa, partita in via sperimentale, riguarda solo i bambini del primo anno di catechismo. Coloro che hanno già iniziato dallo scorso anno devono proseguire il loro itinerario nella parrocchia in cui hanno avviato il percorso.