ORBETELLO – “Sinistra Italiana sin da quando è nata ha messo in primo piano la difesa della sanità pubblica. Ancora una volta, per l’ennesima, ci ritroviamo a parlare di una riorganizzazione della Asl per i servizi della zona sud e ospedale di Orbetello che, per ottimizzare i servizi, finisce per tagliarli” lo scrive, in una nota, Sinistra italiana.
“Infatti – continua – dopo la perdita del punto nascita, i posti letto in pediatria, il reparto di psichiatria, il primario di chirurgia, i 4 milioni per il nuovo distretto sanitario, adesso ridimensiona gli psichiatri di notte, il sabato e la domenica.
Stiamo assistendo ad un impoverimento progressivo del nostro ospedale di Orbetello lento e continuo. Di fatto ad Orbetello sono previsti 7 psichiatri ma in realtà ce ne sono solo 5 in continuo cambiamento: e, allora, non si interviene mettendo nuovi medici ma si taglia il servizio sostenendo la reperibilità del medico a Grosseto. Come abbiamo già vissuto, i malati psichiatri verranno trasferiti dal Ps di Orbetello a Grosseto. Via via i malati si recheranno direttamente a Grosseto e i numeri caleranno. Così ci diranno: “non ci sono i numeri, non c’è sicurezza”. Ci siamo abituati”.
“E il Tso chi lo gestirà, aspetteremo di notte lo psichiatra da Grosseto per intervenire? In tutto questo la cosa più preoccupante è il silenzio assordante del presidente della conferenza dei Sindaci, cioè il sindaco di Orbetello, e il delegato alla sanità. Immobilismo totale, forse dettato nella logica che tanto è tutta colpa della Regione. Ma non funziona così, un sindaco deve difendere i servizi sul proprio territorio. La politica sanitaria è complessa, ma a forza di delegare si perde l’interesse diretto e si perde di vista il problema. Ed oggi anche gli psichiatri se ne vanno. E quando il sindaco si sveglierà, sarà troppo tardi. Caro sindaco – conclude Sinistra italiana -, queste nostre parole le prenda come uno stimolo ad attivarsi e salvaguardare i servizi dell’ospedale che è un bene di tutti i cittadini, qualsiasi esso sia il colore politico, e non si perda in considerazioni poche democratiche sull’esistenza o consistenza di Sinistra Italiana nel territorio”.