MASSA MARITTIMA – E’ stato convocato per venerdì 27 settembre alle 14 in prima convocazione e lunedì 30 settembre alle 21 in seconda convocazione, il Consiglio comunale di Massa Marittima che si svolgerà nella sala dei congressi del Palazzo dell’Abbondanza.
All’ordine del giorno alcuni importanti temi. Tra questi l’approvazione della modifica dello Statuto per la gestione del servizio idrico integrato, l’approvazione della proposta della società Massa Marittima Multiservizi per l’apertura e la gestione di uno sportello al pubblico dell’Acquedotto del Fiora per conto del Comune, la nomina delle commissioni consiliari. Proprio su questo, ma più in generale sull’attività del Consiglio comunale, il sindaco Marcello Giuntini risponde alle polemiche innescate nei giorni scorsi dal capogruppo dell’opposizione Fiorenzo Borelli sui tempi di convocazione del Consiglio Comunale, secondo lui troppo lunghi.
“Le lamentele di Borelli sono del tutto incomprensibili – sottolinea il primo cittadino -, il Consiglio viene convocato quando c’è un numero sufficiente di argomenti e alcuni dei punti importanti che saranno all’esame della prossima assemblea sono stati definiti proprio in questi giorni. L’ultima convocazione è stata quella del 30 luglio, nel mezzo abbiamo avuto il mese di agosto, quindi non capisco proprio quale sia il problema, di sicuro non c’entra niente la mancanza del segretario comunale”.
“Ricordo poi al capogruppo dell’opposizione, probabilmente lo ha dimenticato – continua il sindaco – che il ruolo del consigliere comunale non si ferma certo solo all’attività in Consiglio, quindi se come sostiene è rimasto con “le braccia conserte” in attesa della convocazione, è un problema esclusivamente suo. E sulla mancata nomina dei componenti delle commissioni consiliari, questo punto era all’ordine del giorno nel Consiglio comunale del 30 luglio, e se le nomine non sono state fatte la colpa è solo e unicamente dell’opposizione che non era presente alla seduta. Di sicuro – conclude Giuntini – non si poteva certo votare le nomine delle commissioni senza la minoranza”.