FOLLONICA – «Strutture storiche di epoca napoleonica che hanno resistito fino a noi e che ora stanno letteralmente crollando, vittime del tempo, dell’incuria, della natura e del menefreghismo (soprattutto)» Marco Stefanini parla della situazione di Montioni.
«Il primo pensiero è che cambiano gli assessori, cambia da parco a riserva regionale, passano le campagne elettorali, avanzano le paure dei ballottaggi ma in questo lembo sperduto ai confini del mondo niente cambia mai in meglio. La “casa del vetturino” sta continuando a crollare, nonostante siano almeno due anni che i responsabili lo sanno e non fanno nulla nemmeno per mettere in sicurezza edificio e la strada adiacente. Le “terme della Baciocca” sono invase dall’ailanto, dentro e fuori… qualche rifiuto fa capolino qua e là».
«Il ponte che collega i due lati del fosso Acquanera e che sovrasta e sovrastava la “diga del mulino” è invisibile, sommerso da vegetazione e crollato in vari punti con altri in fase di crollo. Le restanti strutture che una volta erano a servizio della produzione di allume sono sommerse dalla vegetazione e, se non cerchi bene, invisibili. Tutto questo naturalmente non si trova nel mezzo della macchia ma da 0 a 300 metri dal parcheggio della “porta del parco”, vicino al ristorante di Montioni.
Una dei pochissimi complessi storici della nostra zona, che fu di proprietà della sorella di Napoleone, Elisa, ha resistito dagli inizi dell’800 ad oggi. Forse è arrivata la sua fine naturale. Sarebbe anche accettabile ma almeno gli amministratori dovrebbero smettere di far finta di preoccuparsene e spendere impegni nelle campagne elettorali, sa molto di presa in giro» conclude Stefanini.