FOLLONICA – Viene definito il fenomeno del blackout temporaneo della mente: falsi ricordi che, nella caotica routine di tutti i giorni, ci fanno credere di avere già completato alcune azioni quotidiane: tragicamente, tra queste, c’è quella di avere portato, come tutti i giorni, il bambino a scuola, e solo troppo tardi ci accorgiamo delle implicazioni di quel maledetto black out.
“Il nido d’infanzia comunale “Le Mimose” – dichiara l’assessora Barbara Catalani -, la scuola che accoglie i nostri bambini più piccoli, a partire da quest’anno scolastico 2019/2020 adotta un sistema di rilevazione delle presenze informatizzato, che consentirà di adempiere con sollecitudine al dettato normativo regionale che prevede la rilevazione quotidiana delle presenze dei bambini comunicando l’eventuale assenza alla famiglia”.
La proposta adottata dal Comune di Follonica è stata sviluppata dall’azienda Camillo di Firenze e consiste in un’app per smartphone che potrà essere utilizzata sia dalle istruttrici che dai genitori per veicolare e tracciare tutte le comunicazioni riguardo ai bambini, non solo quelle relative alle assenze.
“La app adottata dal nido “Le Mimose” – continua l’assessore – arriva all’inizio del nuovo anno scolastico per permettere alle educatrici e alle famiglie di prendere confidenza con il sistema che consente ai genitori di confermare o meno la presenza del bimbo a scuola. Se l’assenza del bambino non viene comunicata e giustificata al momento dell’appello, Camillo chiama i numeri indicati fino a che non ha ottenuto risposta. Questo consente una presa di coscienza del genitore; non si tratta quindi di una risposta automatica ma semplicemente di una segnalazione che si attiva e non si disattiva fino a quando la persona non interviene materialmente”.
“In più Camillo rappresenta una vera agevolazione per le educatrici e il personale del nido, in quanto va a costituire una scheda personale del bambino che possa permettere ai genitori di sapere cosa e quanto ha mangiato il piccolo, se ha dormito, chi lo accompagna a scuola e chi va a riprenderlo. Con l’adozione di questo sistema, e quindi della tecnologia – conclude la Catalani –, cerchiamo di semplificare le procedure delle educatrici e garantire la serenità di tutti i genitori che affidano loro i propri bambini”.