MONTE ARGENTARIO – A poche ore dalla chiusura ufficiale del Seatrade 2019, che si è tenuto ad Amburgo, sono positive le riflessioni sui tre giorni di contatti e scambi fatti con le importanti compagnie di navigazione presenti alla più grande vetrina mondiale del settore crocieristico.
Gli appuntamenti già programmati, gli incontri in loco, le nuove conoscenze che sono state fatte hanno dimostrato che il lavoro di questi anni di PortArgentario sta iniziando a concretizzarsi ed il nome e l’obiettivo del progetto ad essere conosciuti in ambiti di rilievo del settore nautico. Presente per PortArgentario e per il Comune di Monte Argentario, l’assessore al Turismo e al Commercio Francesca Ballini, insieme al direttore tecnico del progetto stesso, Fabrizio Palombo.
“Positivo – commenta l’assessore Ballini – il fatto che molti già conoscessero il progetto e, cosa non da poco, la georeferenzazione del Promontorio del Monte Argentario. Ma, soprattutto, alcuni nuovi contatti hanno manifestato l’intenzione di inserire lo scalo nei nostri due porti nelle loro future rotte, sempre con navi ad alto target. Mentre le compagnie che già fanno scalo sul promontorio hanno confermato la loro fiducia, assicurando già scali nei prossimi anni”.
“E’ stato riscontrato un grande interesse intorno alle proposte di inclusione dei porti dell’Argentario nelle future rotte di navi da crociera medio-piccole che operano nel Mediterraneo – dichiara il direttore tecnico Palombo -. Del resto, punto forte del nostro territorio è proprio la sua posizione, strategicamente al centro del mar Tirreno. Inoltre disponiamo di due porti in grado di accogliere i passeggeri, organizzati con punti di security e relativi servizi, oltre a garantire, con qualsiasi condizione meteo, lo scalo di una nave: questo rende sicuramente più attrattiva la destinazione. A questo occorre aggiungere la presenza di un comprensorio ricco e variegato che sta alle spalle del promontorio e che gioca un ruolo fondamentale nel complesso lavoro di promozione turistica integrata che stiamo attuando. Poter annoverare Siena, fra gli aderenti al progetto, Massa Marittima, definita “La perla del Medioevo”, e altre piccole realtà comunali della Maremma, piccoli scrigni di arte, natura e buona tavola, è sicuramente un vantaggio competitivo notevole. Ormai siamo in grado di promuovere un’offerta integrata territoriale che vede in primo piano i percorsi enogastronomici, culturali, storici e, sempre più, itinerari “green”: biking e hiking, insieme alle numerose possibilità di immersioni nelle acque del Mar Tirreno”.
“Una nota positiva sicuramente da sottolineare è il fatto che i nostri porti – continuano i due – non sono assolutamente costosi sia per le navi di più ridotte dimensioni che possono ormeggiare in banchina, sia in rada, senza avere oneri da pagare. Il lavoro fatto finora non avrebbe, di certo, condotto a questi primi risultati se non ci fossero state le ottime sinergie, collaborazioni e disponibilità con tutte le autorità: a partire dai Comuni, che naturalmente sono i propulsori, l’Autorità marittima, quella doganale e quella di Polizia”.
“Un altro elemento a favore del progetto e del territorio coinvolto – proseguono Ballini e Palombo – è sicuramente il fatto che è stata notata una sensibile variazione di indirizzo in tutte le compagnie con le quali abbiamo dialogato: tutte si stanno interessando e rivolgendo maggiormente ad un target decisamente più alto e più ricco, con navi di piccole e medie dimensioni, in grado di portare un numero minore di passeggeri che richiedono, però, servizi, escursioni ed esperienze di alto livello. In conclusione, l’esperienza Seatrade 2019 si chiude positivamente per PortArgentario, grazie ad un’offerta che, nonostante i mezzi e le potenzialità economiche siano estremamente più ridotte rispetto a tutti gli altri porti, è stata ottimamente accolta”.
“Ora si deve continuare ad operare con realismo e serietà, considerando che quello raggiunto non è certo un traguardo, ma solo una tappa intermedia verso mete sempre più alte. A nostro favore – concludono – anche il fatto che la programmazione degli itinerari crocieristici, in genere, ha necessità di un biennio per essere predisposta: ciò ci consente di migliorare le nostre infrastrutture ed implementare ancora di più tutti i servizi”.