GROSSETO – “Confartigianato Imprese Grosseto vuole fare chiarezza in merito a quanto affermato dal segretario generale Ugl Toscana, nel corso dello sciopero scorsa settimana, indetto per protestare contro l’Azienda di trasporto Tiemme. Secondo quanto riportato da un quotidiano locale, il segretario, spiegando la motivazione del sit-in avrebbe sostenuto che, tra le altre cose, vi erano troppi problemi legati alla sicurezza e alla manutenzione dei mezzi in dotazione e questo perché vengono sempre più spesso affidati ( testuali parole ) “ad alcune officine esterne a dir nostro totalmente inadempienti”. Parole pesanti che rischiano di creare dei pregiudizi generalizzati e ingiustificati in merito alla professionalità e alle competenze di un settore che invece ha fatto della sicurezza un proprio punto di forza.
“Come Confartigianato Imprese Grosseto non vogliamo entrare in merito alla vertenza che ha portato i dipendenti ad incrociare le braccia – sostiene Luca Pecci presidente Confartigianato Autoriparazioni Grosseto – ma non possiamo accettare che si insinuino dubbi, indistintamente, su tutto un comparto colpevolizzando anche quelle aziende che hanno sempre lavorato seriamente garantendo esperienza e professionalità. Affermazioni generalizzate come quelle apparse sulla stampa locale e riferite alla mancanza di sicurezza di mezzi che percorrono un’infinità di km ogni giorno e che trasportano migliaia di passeggeri, creano confusione, incertezza e un grave danno di immagine all’intero comparto dell’autoriparazione. Come Associazione degli artigiani abbiamo sempre fatto della sicurezza un nostro punto di forza e la pretendiamo anche dai nostri associati che puntualmente seguono corsi di aggiornamento unitamente ai propri dipendenti”.
“Invitiamo pertanto i cittadini che giornalmente utilizzano i servizi delle nostre officine a continuare a nutrire fiducia nelle competenze e nella qualità dei servizi garantiti dalle aziende del settore. Come Associazione – conclude Pecci – ribadiamo che generalizzare, anche a mezzo stampa, le affermazioni su presunte inadempienze da parte di non specificate officine rischia di riflettersi negativamente ed indistintamente su tutto il settore avendo come risultato finale un evidente danno di credibilità e di immagine per le aziende e per i loro dipendenti che giornalmente si impegnano ad eseguire un lavoro di qualità e a regola d’arte, consapevoli dell’importanza e della sicurezza dei mezzi su cui intervengono”