MASSA MARITTIMA – “Alla luce della polemica apparsa nei giorni scorsi sui media riguardo al servizio di pediatria di libera scelta nell’ambito territoriale Colline Metallifere, la Asl Toscana sud est ritiene necessario fare chiarezza su alcuni punti che sono emersi in modo errato e possono distorcere la corretta informazione ai cittadini”. Lo scrive, in una nota, la Asl.
“Il servizio di pediatria rimane immutato, anzi si potenzia di un’ora; rimane dov’è e ci sono due pediatri tra cui i genitori possono scegliere. Ce ne sarà un terzo via via che si liberano dei posti perché i bambini che ha crescono e passano alle cure del medico di famiglia – continua la Asl -. Il quadro assistenziale che si viene a delineare, non solo assicura la continuità dell’assistenza sul territorio, ma rafforza il servizio. Dal prossimo lunedì, i genitori residenti a Massa e comuni limitrofi potranno, quindi, scegliere il pediatria per i propri figli tra tre specialisti (Rita Pellegrini, Enrico Vincenzo e Raffaele D’Alfonso) che, tra l’altro, lavorando in associazione, collaborano e si sostituiscono in caso di assenza”.
“Tuttavia, per rispondere ai timori della politica immotivatamente diffusi tra i cittadini – si legge ancora nella nota -, l’Azienda intende precisare che si sta parlando di pediatri che, così come i medici di famiglia, sono liberi professionisti sanitari e non dipendenti. Questa spiegazione è indispensabile per far capire che i servizi dell’ospedale di Massa Marittima rimangono tali e quali e che l’Azienda continua a garantire a tutti i suoi assistiti il servizio, al di là di chi sia il pediatra e al di là di un pediatra che abbia scelto di abbandonare Massa ed andare in un’altra città, diritto che l’Azienda non può ledere. Se la dottoressa Cacciari, come si apprende dalla stampa, volesse ritornare sulle proprie scelte e rimanere a Massa, può valutare con gli uffici il suo rientro, cosa che dall’Azienda e dai cittadini sarebbe molto apprezzata”.
“Il fatto che i locali dove i pediatri esercitano la loro attività si trovino presso il Sant’Andrea, è solo una scelta organizzativa e di comodità per i cittadini, nulla c’entra con le altre attività del Presidio che non vengono minimamente toccate – prosegue la Asl -. Il servizio che l’Azienda offre rimane, anzi, come disponibilità oraria, passa da 15 a 16 ore. Tutto il resto sono illazioni. Non c’è mai stata l’intenzione di depotenziare o applicare tagli al servizio. Nel momento in cui Massa è rimasta senza il terzo pediatra, la Asl ha proceduto secondo quanto previsto dalla normativa: questo territorio non rientra nelle cosiddette “zona carenti” e, quindi, come auspicato da taluni, non può chiedere ancora un altro pediatra. D’altronde gli altri pediatri dello stesso ambito territoriale hanno posti disponibili, non hanno raggiunto il massimale consentito per legge e hanno dato piena disponibilità a prendersi cura degli assistiti della dottoressa Cacciari. La normativa, tra l’altro, prevede che fino a che i pediatri convenzionati hanno posti liberi, non si possono stipulare accordi con altri pediatri nello stesso ambito”.
“La diffusione ripetuta di false notizie crea solo inutili e infondati allarmismi che non portano benefici a nessuno, anzi possono determinare situazioni dannose, proprio ai cittadini, per questo la direzione Asl auspica che il clima di inutile preoccupazione che scorrette illazioni hanno contribuito a creare si stemperi rapidamente. L’Azienda si rende, come di consueto – conclude la nota -, disponibile a ulteriori spiegazioni ma presso le sedi opportune, con gli attori coinvolti e con tutti coloro che hanno sollevato la questione, con l’obiettivo comune di garantire sempre e comunque i bisogni di cura dei pazienti”.