AMIATA – I profumi, i sapori, i colori della terra di montagna entrano nelle mense scolastiche dell’Amiata. Con il nuovo anno scolastico, e la riapertura del tempo pieno, una novità attende le ragazze e i ragazzi: in tavola troveranno cipolle della Selva e patate delle Macchie. Due specialità autoctone recuperate grazie all’attento lavoro di molti agricoltori della montagna con l’aiuto e il supporto dell’associazione di GenomAmiata.
L’incremento delle produzioni dei due importanti vegetali ha consentito l’avvio della commercializzazione nella grande distribuzione e per l’anno scolastico 2019/2020 l’introduzione di questi importanti alimenti nelle diete degli alunni che frequentano la scuola dell’obbligo nei comuni dell’Amiata.
“Entrare nelle scuole con due prodotti come la cipolla e la patata – commenta Lorenzo Fazzi di GenomAmiata – è uno dei risultati più importanti del lavoro di recupero realizzato in questi anni. Si incide così anche nella “cultura” alimentare dei più piccoli sia dal punto di vista salutare che del gusto, si sostengono produzioni autoctone di qualità e il legame tra alimento e territorio. Le nostre cipolle e patate sono buone e realmente biologiche, coltivate soltanto con terra, acqua e sole nei campi situati a pochi metri da dove vivono ragazzi e ragazze. Affermare questi prodotti ha quindi una doppia valenza: ambientale e sociale. Favorisce la cura del territorio e il recupero di campi spesso incolti, genera reddito complementare per le persone che vogliono vivere e investire quassù in montagna. Difendere un prodotto tipico e di qualità, infatti, non vuol dire soltanto “conservare” ma creare le condizioni perché le produzioni si espandano e siano remunerative per chi le lavora”.
Le cipolle della Selva e le patate delle Macchie sono inserite in un progetto scientifico coordinato da Giovanni Alessandri dello Studio Agricis, che ha come partner scientifici il CNR – IVALSA di Follonica, guidato da Claudio Cantini, l’Università di Siena, Dipartimento Scienze della vita con Marco Romi e Patrizia Salusti, e i Comuni di Santa Fiora e Arcidosso.
L’introduzione delle cipolle della Selva e delle patate delle Macchie nelle mense scolastiche è stata possibile grazie alla Cooperativa La Peschiera che si occupa della fornitura e della gestione.
“La didattica del cibo e con il cibo nelle scuole – afferma Daniela De Angelis, presidente della Coop La Peschiera – è uno degli aspetti spesso sottovalutati. Nelle nostre mense si educano i comportamenti delle generazioni future sia dal punto di vista relazionale che dietetico. Abbiamo accolto con entusiasmo insieme agli insegnanti la proposta dell’associazione della Selva e dell’associazione Monte Labro di introduzione di cipolle e patate locali nelle diete dei bambini. Questa scelta, ne siamo convinti, è parte di un investimento della nostra comunità per il futuro dei nostri paesi modell’Amiata”.
Gli alunni coinvolti in questa iniziativa sono oltre mille, tutti distribuiti nelle scuole dei comuni di Arcidosso (4 plessi a partire dal nido fino alle medie), Castel del Piano (3 plessi infanzia primaria e secondaria ), Castell’Azzara (3 plessi), Roccalbegna (3 plessi), Santa Fiora (3 plessi), Seggiano (2 plessi) e Semproniano (3 plessi).