SANTA FIORA – La tre giorni dedicata ai valori dell’antifascismo, svoltasi a Santa Fiora dal 30 agosto all’1 settembre, attraverso mostre, convegni e dibattiti, ha visto il coinvolgimento di numerosi cittadini della Provincia di Grosseto e non solo. Encomiabile il lavoro ed il sostegno dei militanti e delle organizzazioni locali che hanno reso possibile l’importante risultato.
«E’ con autentica gioia che esprimo la soddisfazione, mia e del Comitato provinciale, per il successo ottenuto dalla Festa che legittimamente ci riempie di orgoglio − dichiara Flavio Agresti, presidente Comitato provinciale Anpi “Norma Parenti” −. Penso alle iscritte e agli iscritti delle due sezioni della montagna e alle altre sezioni del territorio che si sono mobilitate, inclusa quella di Abbadia, al Comune di Santa Fiora, alla Fondazione Santa Fiora Cultura, alla Gestione del Parco della Peschiera, alla Coop Amiatina. Ringrazio i Comuni di Casteldelpiano, Arcidosso, Santa Fiora, Castell’Azzara, Seggiano e Cinigiano, Festival Resistente, l’Isgrec, l’Arci, i sindacati confederali Cgil Cisl Uil per il patrocinio concesso, che conferma la loro appartenenza al mondo democratico che si riconosce nei valori di giustizia e libertà sanciti dalla Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza».
«Il messaggio lanciato dall’Anpi dal Parco della Peschiera – continua -, dal forte contenuto etico e morale, ha reso ancora più evidente la volontà dell’antifascismo di rafforzare la propria attività anche in Maremma, lottando per la pace, per la democrazia, per la giustizia sociale e per i diritti dell’uomo e della donna, a partire da quello alla salute e per un lavoro rispettoso dell’ambiente. Un antifascismo pronto a battersi contro il razzismo, la paura e l’odio sociale.
Il lavoro di testimonianza e documentazione di Giuliana Sgrena e Luciana Rocchi, dei giovani immigrati che hanno trasmesso il proprio vissuto emotivo e la stimolante esperienza del laboratorio “Diversamente Uguali” organizzato dai ragazzi dell’Amiata, hanno arricchito le giornate dei numerosi democratici ed antifascisti che hanno partecipato alle iniziative politiche e culturali dall’apertura in piazza con Fabrizio De Santis, presidente dell’Anpi di Roma e membro del comitato nazionale, sino all’evento conviviale della “Pastasciutta Antifascista” che il primo settembre ha chiuso simbolicamente la manifestazione».
«Siamo un soggetto culturalmente e politicamente plurale, al quale si aderisce al di là delle appartenenze partitiche − prosegue il presidente del Comitato provinciale dell’Anpi − e questo vogliamo continuare ad essere con sempre maggiore incisività, sapendo che sui grandi valori che mossero i partigiani, e che restano essenziali per uscire dalla crisi che stiamo vivendo, è possibile e doveroso unire ciò che oggi è ancora diviso, per il bene di tutti, soprattutto dei più deboli e degli indifesi. Un punto, quest’ultimo, sul quale l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia intende già iniziare a lavorare, con il proposito di dedicare a questo tema la Festa provinciale del prossimo anno, consapevole dall’esperienza e confortata dai numeri e dall’entusiasmo messi in campo al Parco della Peschiera dai volontari e dagli iscritti in questa prima edizione».