GROSSETO – La finale di Dilettando costretta a spostarsi al teatro Moderno per gli altissimi costi imposti dalla circolare Gabrielli. Sabato 7 settembre, dunque, l’ultima puntata della trasmissione più brillante dell’anno dovrà lasciare quella che è sempre stata la sua casa, la suggestiva piazza Dante, per emigrare al più grande teatro cittadino.
“A seguito degli altissimi costi a cui saremmo andati incontro con il Comune di Grosseto – spiega Carlo Sestini, creatore e anima della trasmissione – mi sono visto costretto, di concerto con l’assessore Luca Agresti, a spostare in teatro la finalissima di questa trasmissione nata nelle piazze e per le piazze e che ha coinvolto centinaia di artisti dilettanti per tutta l’estate. Sono amareggiato e deluso per quanto è accaduto, ma soprattutto per quello che potrebbe ancora accadere in futuro se la circolare Gabrielli continuasse ad essere applicata in maniera ancora più estremista di come oggi avviene, soprattutto nel capoluogo. Mi sento davvero costernato per quello che ho vissuto negli ultimi venti giorni, quotidianamente costretto a seguire articolate e farraginose procedure burocratiche per l’organizzazione di questo evento. Ma lo sono ancora di più per non aver potuto regalare alla mia città la gioia di vivere il momento conclusivo della finalissima nella piazza più importante, nel cuore storico di Grosseto, che in questo modo rischia di essere desertificato, per colpa dell’ottusità e della “burocratiche” di chi dovrebbe applicare le leggi e invece di farlo in maniera logica, misurata e ampia, lo fa sempre nel modo più estremo, estremistico e restrittivo possibile”.
“Per far comprendere bene la cosa – continua Sestini -, qualora avessi deciso di realizzare questo evento in piazza, la cifra raggiunta per ricevere il permesso di pubblico spettacolo supererebbe i 6mila 600 euro, contro i 1.696 per l’opzione “teatro”, scelta quest’ultima che è divenuta obbligata, anche di concerto con l’assessore alla Cultura, Luca Agresti, per evitare di gettare letteralmente al vento soldi pubblici.”
Tra le tante richieste assurde per ottenere il permesso, dopo il vaglio della commissione di vigilanza, il creatore di Dilettando racconta che sono state richieste per un evento a rischio molto basso, con un pubblico di 388 persone sedute, 8 stewart, 9 estintori, un gruppo elettrogeno da 100 kw, 4 bagni chimici, il montaggio e lo smontaggio del palco, le sedie, la relazione di impatto acustico, il piano della sicurezza, 2 ambulanze Blsd con autista e soccorritore certificato, una ambulanza con Unità Mobile di Rianimazione con autista e soccorritore certificato, 5 squadre (10 soccorritori) a piedi certificati Blsd, un medico rianimatore specializzato in chirurgia d’urgenza.
“Tutto ciò – conclude Sestini – assomma ad una cifra onnicomprensiva di 6.680,72 euro, di cui quasi 4mila spesi per rispondere ai requisiti di sicurezza imposti dalla Gabrielli. Di contro, per il teatro Moderno, si arriva a 1.696 euro, in quanto manifestazione co-organizzata con il Comune di Grosseto, ma soprattutto totalmente azzerate le spese burocratiche e relative alla rispondenza ai requisiti di sicurezza. Anche se il teatro Moderno è una location di prestigio, la scelta presa non è una sconfitta solo mia. Lo è tutta Grosseto e lo sono tutti coloro che vorrebbero fare attività e rivitalizzare il centro storico, perché saranno costretti a rinunciarvi, come ho fatto io, nel nome della sicurezza, rendendolo paradossalmente sempre meno sicuro e più inaridito di iniziative”.