MARINA DI GROSSETO – «La situazione è disastrosa, l’ho detto anche al Comune» così Massimo Castaldo, un nostro lettore, commenta la situazione a Marina di Grosseto, «tra via della Lavanda, via del Lentisco e Lungomare Leopoldo II di Lorena (zona Villa Gaia fronte mare). Ho inviato anche alcune mail all’Urp del Comune di Grosseto, ma sono state ignorate».
«Tra degrado, sporcizia lasciata da mesi all’interno delle due pinete adibite ad aiuole del parcheggio, via della Lavanda disastrata dalle buche, telecamere di dubbia utilità installate ma mai attivate ed illuminazione pubblica mal funzionante, durante questa estate la situazione è diventata invivibile. Proprio stamani una signora è cascata in bicicletta a causa dell’asfalto (aveva anche il cane con sé nel cestino). Sono intervenuti ambulanza e vigili. Oltretutto, i vetri di bottiglie rotti sparsi a giro per la passeggiata davanti al bagno Pineta e alla spiaggia libera tra Sirena e Pineta sono sempre lí dal 16 agosto notte».
«Proprio di fronte ai bagni Sirena e Pineta è presente un parcheggio a pagamento, gestito dalla Grosseto Parcheggi, delimitato da due piccole pinete, che puntualmente a tutte le ore del giorno e (sopratutto) della notte vengono letteralmente devastate da turisti e non, che fregandosene altamente del verde e senza nessun rispetto per l’ambiente e luogo in cui soggiornano, all’interno di queste due pinete fanno letteraente di tutto, e lasciano poi i loro “residui” e rifiuti sparsi ovunque: carte, fazzoletti, pacchetti di fazzoletti, sacchetti di plastica e di carta, confezioni e vaschette per cibi, incarti dei gelati, bottiglie di plastica, bottiglie di birra (sono letteralmente ovunque, e pericolosissime in quanto spesso si trovano spaccate in mille pezzi), assorbenti usati, fogli di carta igienica, escrementi di ogni tipo (umani e non), vomito (a seguito delle numerose birre che evidentemente di notte qualcuno si scola proprio li davanti), incarti di preservativi, per arrivare poi addirittura a trovarci uno stendino, sedie di plastica rotte e una fioriera di cemento spaccata. Il tutto buttato dentro queste grandi aiuole adibite a pineta» prosegue il lettore che fa anche un elenco puntuale delle criticità.
«1- La fioriera di cemento spaccata, le sedie di plastica e lo stendino si trovano lì per lo meno da ottobre scorso (2018).
2 – Ogni giorno, nel periodo estivo, moltissime persone parcheggiano (a pagamento) proprio di fronte a queste due zone verdi, e per arrivare ai bagni attraversano queste pinete con enorme rischo che un bambino o chiunque pesti una bottiglia rotta, escrementi o anche di peggio…
3 – Ogni sacrosanto giorno (non un giorno si e un giorno no, ma tutti i giorni) passano i furgoni attrezzati per la pulizia delle strade, e si occupano di tirare a lucido il parcheggio e le zone circostanti, ma nel modo piú assoluto non si occupano mai e poi mai della pulizia di queste zone verdi. Pochi gioni fa, addirittura, abbiamo dovuto far presente all’autista del mezzo di pulizia che, nel passare su via della Lavanda, aveva completamente ignorato due bottiglie di birra spaccate per terra. Solo dopo la nostra lamentela si è occupato di toglierle.
4- Nessuno, e dico nessuno, nonostante le nostre tre segnalazioni (la prima, dell’8 agosto, telefonica) si è minimamente degnato di considerare la situazione e di venire per lo meno a guardare di persona in che stato di degrado versa questa zona. Tenete presente che, dato che la maggior parte di questi rifiuti sono in queste pinete da quasi un anno, evidentemente questa è proprio zona “di nessuno”…
5 – Proprio dietro a queste due pinetine e al parcheggio a pagamento, sorge la zona di Villa Gaia con l’imponente Hotel Terme Leopoldo II di Lorena, che ospita centinaia di persone ogni giorno sia nel periodo estivo che in quello invernale. Possibile che al Comune di Grosseto non freghi assolutamente niente del fatto che persone che ogni giorno vengono a Marina in villeggiatura e non, spendendo e investendo molti soldi in un posto che ha delle potenzialità immense ed è per sua natura meraviglioso, si ritrovino un tale scempio davanti agli occhi e la consapevolezza (veramente triste) che il Comune lo ignori completamente?
6 – Noi (parlo a nome della mia famiglia) siamo proprietari di due appartamenti, uno dei quali proprio a ridosso di questa zona. Paghiamo, per tanto, tasse maggiorate come non residenti per la nettezza urbana, bonifiche varie, passi carrabili e quant’altro. E questi soldi che il Comune di Grosseto incassa, da noi e da tutte le altre famiglie proprietarie di seconde e prime case a Marina, che fine fanno? Non vengono certo adoperati per “ripulire” o per mantenere… Per il Comune Marina è solo un “gruzzoletto estivo”: pulita o sporca, in buone condizioni o devastata, la gente ci torna comunque anno dopo anno, quindi perché spendere soldi per mantenere il paese pulito quando possiamo fregarcene e spederli per altro? La sensazione è di profondo dispiacere nel veder cadere nel baratro un paese meraviglioso come Marina per inadempienza e negligenza totale da parte di chi dovrebbe provvedere al suo decoro».
«A tal proposito, ci tengo anche a segnalare che:
– Da ottobre 2018, a seguito del forte vento e trombe d’aria che hanno devastato anche alcuni bagni, diversi lampioni sulla passeggiata sempre nella zona indicata sono completamente sprovvisti di lampade e globi di vetro (allego foto anche di questo). Immaginiamo quindi che il Comune non abbia trovato qualche centinaia di euro (forse meno) per sistemare questi lampioni.
– Via della Lavanda (già via Verdi), ormai da molti anni, ha l’asfalto dell’ultimo tratto (si, proprio il tratto di fronte alla passeggiata Lungomare e alle pinetine di cui sopra) completamente devastato da buche, solchi e veri e propri crateri. Nella stessa situazione si trovano anche molti tratti adiacenti alla passeggiata in sanpietrini, ed altre zone vicine ai marciapiedi. Ogni giorno, qualcuno ci casca, in bicicletta, a piedi.
– Da un paio d’anni circa, è presente una curiosa telecamera installata (immaginiamo dal comune) su un palo di un lampione della passeggiata, proprio di fronte al bagno “pineta”, e orientata verso il centro di Marina. Immaginiamo che non sia mai stata attivata (dato che non è mai stato affisso un cartello di “area videosorvegliata” che per legge dovrebbe essere presente). Un vero peccato, perché se la telecamera fosse attiva, magari qualcuno potrebbe rendersi conto delle scorribande notturne che quasi ogni notte alcuni ragazzetti perpetrano proprio in questa zona».