SCARLINO – Una interrogazione per sapere se quanto previsto nella perizia dell’ingegnere Gori sui poderi di Pian d’Alma sia stato attuato. L’hanno presentata i consiglieri del gruppo “Per Scarlino” Emilio Bonifazi e Guido Mario Destri.
I poderi di Pian d’Alma sono di proprietà della Regione Toscana e sono gestiti dal Comune di Scarlino, gestione agricolo forestale Bandite di Scarlino, e richiedono una serie di interventi per garantire la sicurezza, oltre a revisione dei contratti e dei canoni di concessione.
«Nel Consiglio comunale del 30 luglio rispondendo alla “Domanda di attualità” rivoltale dal gruppo consiliare “Pensiamo Scarlino” – affermano i due consiglieri rivolgendosi al sindaco Francesca Travison – lei ha affermato di aver trovato sulla sua scrivania, al momento dell’insediamento, la perizia riguardante lo stato di manutenzione degli immobili di Pian d’Alma a firma dell’ingegner Gori, e di aver emanando alcune ordinanze di messa in sicurezza di alcuni fabbricati. Ha anche comunicato di aspettare la relazione del comando della Polizia municipale sull’attuazione delle ordinanze e di dover assumere altri provvedimenti tesi a garantire la sicurezza dei concessionari».
«La perizia era stata commissionata dall’ex sindaco a seguito del grave e preoccupante episodio accaduto nella notte di lunedì 1 aprile scorso che ha visto il crollo di una parte di tetto del Podere “I Laschi”, che ha creato una condizione di grande rischio e pericolo per la vita di due famiglie. Il problema si è ora spostato dalla valutazione dell’entità dei canoni alla sicurezza dei fabbricati». La perizia è del 21 maggio «dovranno seguire azioni volte ad individuare le reali ed effettive carenze degli immobili e proporre ed attuare soluzioni e rimedi efficaci, stabili e durevoli, come: diagnosi e valutazione statica di dettaglio degli immobili, comprese eventuali prove di carico qualora necessarie; redazione ed attuazione di un Piano di Manutenzione specifico per ogni unità al fine di garantire stabilità ed integrità nel tempo; tutte quelle azioni tese a garantire la sicurezza e l’integrità delle famiglie che vivono nelle abitazioni in oggetto» proseguono.
«Ritenuto infine che Pian d’Alma, anche grazie all’impegno dei concessionari delle strutture, rappresenta una zona di grande valore e pregio agricolo ed ambientale nonché una importante risorsa economica per l’intero territorio, noi consiglieri chiediamo quali azioni sono state intraprese nel dettaglio per dare attuazione alla Perizia nell’interesse e nella tutela dei Concessionari; se è stato dato seguito alle ulteriori verifiche sulla staticità degli edifici (eventuali prove di carico ecc.) e, in caso positivo, quali sono i risultati emersi; se è stata richiesta ufficialmente alla Regione la rimodulazione nell’immediato dei canoni di concessione in funzione della produttività di ogni singola Azienda; se è stato richiesto ufficialmente alla Regione, così come da Lei sostenuto in campagna elettorale, di rivedere i contratti in una prospettiva futura, al fine di riconvertirli in contratti di affitto agrario, con la possibilità di vendita a riscatto, che noi come lista “ Per Scarlino” riteniamo adeguato solo se vincolato alla prosecuzione nel tempo della stessa attività agricola, come espresso in più occasioni; a quanto ammontano le spese di manutenzione complessive e quelle per ogni unità poderale; chi sosterrà le spese economiche necessarie per gli interventi di manutenzione di ciascuna unità poderale; a quanto ammonta il costo della suddetta Perizia ed a carico di chi è stato imputato; come codesta Amministrazione intenda venire incontro alle eventuali problematiche e disagi economici ed abitativi alle persone ed alle famiglie, che possono derivare dalla attuazione della Perizia e delle prove statiche necessarie; chi sosterrà i costi delle eventuali verifiche tecniche più approfondite ( prove di carico, ecc)».