SCARLINO – È venuta meno la competizione, ma non il valore della festa. Scarlino commemora con una processione e una messa, come da tradizione, un giorno storico e particolarmente importante: il 19 agosto.
Correva l’anno 1855 quando il paese, come molte altre comunità, fu colpito dal colera. Le morti si susseguirono, e la medicina non riusciva a porvi un freno. Il parroco del paese don Vincenzo Tonelli, organizzò una processione solenne attraverso le vie del paese, con in testa il “Cristo Morto”, pregando per la fine dell’epidemia.
Un acquazzone si riversò sul paese, e da subito i decessi iniziarono a calare. L’anno successivo, con il paese ormai risanato, si pensò di ringraziare Dio con una nuova processione, una tradizione che si è protratta sino ai giorni nostri. Negli anni ’60 poi gli scarlinesi pensarono di unire alla festa religiosa una più pagana: così nacquero le Carriere del 19 (foto Giorgio Paggetti).