RISPESCIA – Enormi posate, bottiglie giganti e una mega cannuccia sono comparsi, tra lo stupore del pubblico, sul palco di Festambiente durante il concerto di Max Gazzè. Il cantautore romano insieme alla band si è fatto promotore della campagna di Legambiente #Usaegettanograzie e ha rivolto un appello al numeroso pubblico presente per la prevenzione e la messa al bando di alcuni prodotti usa e getta per contrastare l’inquinamento da plastica e stimolare il cambiamento spontaneo di abitudini dei cittadini e un intervento più deciso dei governi per arginare un problema di portata globale come il marine litter.
Li utilizziamo per pochi minuti, ma se smaltiti non correttamente inquinano l’ambiente per decine o centinaia di anni. Stiamo parlando ad esempio di bicchieri, stoviglie, posate e bottiglie che se non smaltiti correttamente, possono perdurare nell’ambiente almeno 450 anni e senza scomparire mai del tutto, frammentandosi in miliardi di microplastiche che possono facilmente raggiungere il mare e altrettanto agevolmente contaminare la catena alimentare.
“Deve essere recepita – commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente al più presto la direttiva europea e alzare l’asticella con obiettivi e target di riduzione ancora più ambiziosi, approvando tra l’altro anche la norma sul fishing for litter per permettere ai pescatori di tutta Italia di fare gli spazzini del mare. Non basta mettere al bando piatti, posate, aste dei palloncini, cannucce e cotton fioc di plastica, ma lavorare per ridurre drasticamente anche le altre tipologie di rifiuto, in primis i bicchieri di plastica (sui quali non è previsto il bando ma solo un obiettivo di riduzione) prevedendo deroghe sui prodotti biodegradabili e compostabili, ma anche lavorando seriamente a campagne di sensibilizzazione contro l’abbandono nell’ambiente, le strategie di riduzione e il corretto smaltimento dei rifiuti che produciamo”.
“Sulle spiagge italiane – conclude Ciafani – incrociamo ben 10 rifiuti ogni passo secondo l’ultima indagine Beach litter 2019 di Legambiente che ha monitorato 93 litorali italiani. L’81% è rappresentato da plastica e tra questi la maggior parte è composta da oggetti monouso come bottiglie, stoviglie, cannucce e buste. Ogni cento metri di spiaggia, incrociamo 45 bottiglie e 34 stoviglie di plastica (piatti, bicchieri, posate e cannucce)”.