FOLLONICA – Nonostante il Ferragosto e il periodo dedicato alle vacanze, l’assemblea convocata dal Comitato per il No all’inceneritore di Scarlino è stata partecipata oltre ogni previsione.
Dopo la notizia della posizione possibilista della Regione Toscana a conclusione dell’ultima Conferenza dei Servizi dello scorso luglio, che di fatto si è rifiutata di mettere la parola “fine” alla lunghissima querelle dell’inceneritore di Scarlino, i cittadini hanno sentito il bisogno di serrare le fila e decidere una nuova linea di opposizione.
Nel corso dell’assemblea, dopo un rapido aggiornamento sulla Conferenza dei Servizi a Firenze da cui sono usciti contrariati e sbigottiti anche i sindaci di Follonica e Scarlino, sono stati illustrati sia gli scenari probabili sia le possibili azioni da compiere nelle prossime settimane, dal momento che i primi di settembre scadranno i quaranta giorni utili per la presentazione delle osservazioni .
«A conclusione della vivace riunione – si legge nella nota del Comitato per il no – scandita da numerosi interventi e proposte, sono state individuate e ratificate tre azioni fondamentali, prima tra tutte l’invio ai Comuni di Follonica e Scarlino, nell’ottica di una sperimentata e preziosa collaborazione e condivisione, di una propria analisi dell’iter autorizzativo in corso con l’indicazione di alcuni spunti tecnico-operativi».
«In secondo luogo il Comitato chiederà spiegazioni ufficiali a tutti i gruppi consiliari regionali sul perché la Giunta Regionale non abbia tenuto in conto la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale dove si impegna la stessa a tenere in considerazione le perizie del CNR e del Tribunale di Grosseto sull’inadeguatezza dell’impianto di incenerimento. Appare infatti evidente che le posizioni del Coniglio Regionale all’unanimità in merito all’impianto ed alla sua auspicabile chiusura, non abbiano di fatto trovato attuazione nell’agire della Giunta. I cittadini si interrogano su quanto mai contino le delibere dei consiglieri regionali, quando Presidente di Regione e Giunta possano disattendere le stesse votate anche dai consiglieri della propria maggioranza».
«La terza azione si concentrerà sull’informazione e sensibilizzazione dei cittadini , parte fondamentale della missione del comitato, che si concretizzerà con l’aggiornamento e la ristampa della piccola pubblicazione sulla storia dell’inceneritore di Scarlino, che verrà nuovamente divulgata tra gli abitanti del territorio e nei comuni che appartengono all’Ato rifiuti Toscana sud».
«Insomma, il Comitato continua a farsi interprete dello stato d’animo, dei timori e delle richieste dei cittadini, a tutelarne la salute ed il territorio e non si arrende».