GROSSETO – Anche la Maremma potrebbe presto diventare un distretto di Economia civile. È questo l’obiettivo che dalla cittadella ecologica di Festambiente è stato fissato da Legambiente, Banca Tema e Fondazione del Polo universitario che da tempo stanno lavorando al progetto del Distretto dell’Economia Civile le Terre Etrusche e di Maremma per un’innovazione territoriale equa e sostenibile.
A parlare di questa prospettiva che, così come per altre buone pratiche messe in campo in questi grazie alla collaborazione tra Legambiente e Banca Tema, stamattina c’erano i protagonisti di questa nuova sfida: Angelo Gentili, segreteria nazionale Legambiente, Enrico Fontana, responsabile Economia civile Legambiente, Fabio Becherini, direttore generale Banca Tema, Gabriella Papponi Morelli, presidente Fondazione Polo universitario grossetano, Luca Terrosi, presidente Uscita di sicurezza, e Marco Festelli, vice presidente della Fondazione Manlio Brozzi.
L’economia civile è un’economia di mercato, ma a differenza dalla economia di mercato capitalistica persegue ciò che va sotto il nome di bene comune. In Italia e in Toscana già tanti Comuni hanno dato vita a progetti sui distretti dell’economia civile e anche in provincia di Grosseto il progetto sta mettendo le gambe e presto potrebbe diventare realtà facendo così di questo territorio un modello da seguire.