GAVORRANO – Era una zona nota tra i residenti a causa dell’insolito «traffico sospetto di giovani», l’area dove ieri notte si è consumata la sparatoria in cui ha perso la vita uno straniero di 25 anni e in cui è rimasto ferito gravemente un altro straniero di 19 anni, attualmente ricoverato in rianimazione del policlinico delle Scotte di Siena. Il giovane sopravvissuto, colpito da un proiettile all’addome, è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico nella giornata di ieri ed è tutt’ora in prognosi riservata. Nella notte del delitto il ferito era riuscito a raggiungere il pronto soccorso di Follonica, accompagnato da una donna, prima di essere trasferito a Siena con l’elisoccorso Pegaso.
E all’indomani della sparatoria, forse per una resa di conti nell’ambito della droga, stando alle prime ipotesi, nella piccola frazione mineraria lo choc per l’accaduto è grande mentre la magistratura è a caccia dell’assassino.
Il luogo del delitto, poco lontano dal centro abitato di Filare, situato nelle campagne gavorranesi all’interno della zona mineraria dismessa dei bacini di San Giovanni, è accostato da una lunga e isolata strada di campagna con poche abitazioni nelle vicinanze. L’intera zona dei bacini è recintata per consentire le bonifiche dell’area da parte dell’azienda Syndial. Lungo i circa due chilometri di recinzione, che percorre la strada bianca, numerosi cartelli indicano il divieto d’accesso, ma da tempo i residenti della zona notavano un insolito traffico di macchine sulla stradina isolata del comune di Gavorrano, principalmente da parte di persone giovani, probabilmente clienti degli spacciatori accampati nel bosco. Non sono mancate le segnalazioni da parte dei residenti per i numerosi movimenti sospetti. Che era una zona di spaccio non ha sorpreso nessuno, che invece si potesse consumare un omicidio, nel paese è difficile da accettare.
Da quanto tempo gli stranieri erano accampati nel loro bivacco è però difficile da dire; le autorità sostengono che non si trattasse di un bivacco fisso. «Sembra – dice il sindaco di Gavorrano, Andrea Biondi – che la rete sia stata divelta nella notte del delitto e non prima come si suppone per un bivacco fisso, quindi si suppone un’azione criminale circoscritta che è capitata lì ma che poteva capitare anche altrove».
E’ quindi possibile che si tratti di un’attività che si è intensificata nelle ultime settimane, verosimilmente da due mesi circa. Questa teoria sarebbe confermato anche dai residenti. Giuseppe Farruggia, ex candidato a sindaco e imprenditore edile ha il suo magazzino aziendale proprio in quella zona. «Sarà un mese, forse due – è la sua testimonianza da vicino -, che proprio davanti al mio cancello ho trovato due giovani dentro una macchina bianca parcheggiata e da quello che sembrava si stavano scambiando della droga. Sono intervenuto subito dicendogli di andarsene immediatamente. La loro risposta è stata: “Non stiamo facendo niente, cercavamo solo un po’ d’ombra”». Farruggia afferma di aver segnalato l’episodio ai carabinieri locali e conferma di aver visto le pattuglie più volte negli ultimi tempi. Altrettanto sostiene però «un via vai di macchine sulla stradina, sopratutto di ragazzi intorno ai 20 anni, nell’ultimo mese».