GROSSETO – “Con l’estate è esploso ancora una volta il problema (cronico) dell’organico infermieri e operatori di supporto (OSS) tanto che per garantire l’assistenza sanitaria, ma anche i diritti contrattuali quali, ferie, congedi e aspettative, si richiedono sacrifici ai lavoratori che restano al lavoro con ritmi insostenibili”. Lo scrive, in una nota, la segreteria Nursing Up di Grosseto.
“Le assunzioni dalle graduatorie disponibili presso la Asl Toscana sud est – continua la nota – vanno a rilento e sono nettamente insufficienti al fabbisogno e alla copertura delle criticità presenti (sul Po Misericordia ma anche su altri presidi della Asl). Le maggiori problematiche attualmente presenti sono:
apertura di nuovi spazi al pronto soccorso di Grosseto (osservazione e see and treat) senza potenziare il personale nonostante il notevole aumento dell’afflusso di utenza in questo periodo, creando molte difficoltà all’organizzazione del lavoro al punto di non garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari;
carenza cronica nelle dotazioni organiche del personale di assistenza nei setting medici, dove l’occupazione media dei posti letto è in tutti i periodi dell’anno al 100%. Carenza che viene costantemente aggiornata (in negativo) nel tempo, da gravidanze, malattie gravi e lunghe, prescrizioni con limitazioni alla mansione, legge 104, pensionamenti, dimissioni e trasferimenti verso altre realtà nazionali e non;
personale che molte volte non viene sostituito oppure viene fatto con tempi biblici, portando i coordinatori a dover utilizzare le pronte disponibilità, attivate con un accordo scellerato tra oo.ss e aziend , non condiviso dalla os scrivente, per coprire eventuali turni scoperti;
utilizzo dei prolungamenti orario (fino alle 12 ore con una breve pausa) come previsto dal ccnl sanità con una diminuzione, per stanchezza e stress , dell’attenzione e della qualità delle prestazioni da erogare ed un inevitabile aumento di errori;
utilizzo di professionisti sanitari, gli infermieri, per la sostituzione degli oss (personale di ruolo tecnico). Viene dunque utilizzato personale del ruolo sanitario per sostituire personale di ruolo tecnico adibito all’assistenza alberghiera, costringendo i primi a svolgere mansioni che non gli spettano (in merito vi sono varie sentenze di condanna delle aziende sanitarie) andando verso quel fenomeno che si chiama “demansionamento”, distogliendoli dal loro ruolo che è quello di pianificare e programmare l’assistenza infermieristica e dare una corretta esecuzione dei trattamenti sanitari e terapeutici all’utenza;
sistematico salto del turno di riposo per coprire buchi nella turnistica. Richieste di rinuncia al periodo di ferie programmato (diritto sancito dal Ccnl e dalla legislazione) per coprire criticità all’interno della programmazione della turnistica, a volte per andare a coprire tali criticità al di fuori del proprio servizio o setting se non di dipartimento e quindi rinunciando ad un recupero psico-fisico del dipendente”.
“Non raramente – prosegue Nursing up – viene chiesto al dipendente di fare dei turni consecutivi (cosa non prevista nel Ccnl e contro le direttive europee sulle ore di riposo spettanti al lavoratore, con inevitabili ricadute sull’attenzione e la qualità delle prestazioni e dei servizi dati favorendo il rischio di sbagli e danni verso l’utenza. Spesso si risolvono i problemi lasciando i turni scoperti. Per fare un esempio: in un turno di 5 operatori (come previsto dall’organizzazione della turnistica) se ne mancano 2, si lasciano 3 operatori portando il rapporto operatori utenza anche 1 a 10 nei setting e 1 a 25, a volte 30, ai codice verdi in pronto soccorso. Nel blocco operatorio, in seguito all’apertura della nuova ala del Po Misericordia, siamo a dir poco ad una organizzazione al limite del delirio, così come nelle terapie intensive. Nursing up è da mesi, se non anni, che sta denunciando queste situazioni di disagio, demansionamento e carenza di organici, non solo nei setting di degenza, ma anche sul territorio e nei servizi di laboratorio e di diagnostica radiologica. Carenze che poi vanno a ricadere sulle prestazioni da dare all’utenza in termini di liste di attesa e sicurezza delle cure”.
“Detto questo – conclude la nota -, la segreteria territoriale del Nursing Up Grosseto chiede con forza che venga messo in atto un piano di assunzioni che tenga conto, in modo reale e fattivo, delle situazioni sopraelencate. Una pianificazione che vada oltre il fattore numerico delle assunzioni e si focalizzi soprattutto sulla qualità delle cure erogate ai cittadini. Vogliamo conoscere per tempo di quanti e quali professionisti abbiamo bisogno in modo da garantire la messa in sicurezza degli operatori sanitari e soprattutto dell’utenza”.