GROSSETO – “Per chi come noi aveva sperato di far ragionare l’amministrazione Vivarelli sul l’abbattimento dei pini in via Mascagni e via Caravaggio è giunta l’ora di rassegnarsi alla triste realtà: i pini si abbattono a settembre. Punto e basta”. Inizia così la nota di Antonella Pisani, Francesca Amore, Daniela Lembo e Gianluigi Perruzza, consiglieri comunali dei Cinque Stelle.
“Abilmente il nostro sindaco ha trovato la sola ragione insindacabile – spiegano – l’incolumità di tutti quei ragazzi, i nostri figli e nipoti, che giornalmente in moto si recano a scuola. Vorremmo però far notare che Grosseto è tutta una pista da cross, veramente poche sono le strade sicure per chi viaggia in motorino e non certo per colpa dei pini: asfalto ammalorato dagli anni o per vari motivi tra cui ripristino non a regola d’arte del manto stradale in seguito a posa di sottoservizi, rattoppi vari . E allora perché tutto questo accanimento? Perché partire proprio da queste strade? Lo svecchiamento del patrimonio arboreo di cui parla il sindaco non ha proprio senso, perché l’esperto Giovanni Morelli consultato dai cittadini ha parlato di pini giovani e in buona salute”.
“Come abbiamo già dichiarato – aggiungono i grillini – poi il miglior antidoto alla pericolosità delle strade non è renderle più scorrevoli e veloci, ma ridurne la velocità di percorrenza: proprio perché di accesso alle scuole le due vie devono diventare zone 30, anche solo per facilitare gli attraversamenti dei giovani studenti che vanno a piedi, anche loro hanno diritto alla sicurezza. Poi sempre sperando che repetita iuvant vorremmo ricordare che ogni albero abbattuto nel suo pieno splendore vegetativo, per vedere compensati tutti i suoi benefici, dovrebbe essere sostituito da 50 piccoli alberi. Non basta quindi il rapporto uno a uno nè l’aggiunta di un’altra ventina nel giardino della scuola”.
“Per chi non ne fosse convinto – concludono i consiglieri – lo invitiamo a farsi una passeggiatina dalle 11 alle 16 in via Telamonio sotto l’ombra dei lecci, ormai quasi tutti secchi, appena messi in sostituzione di meravigliosi pini”.