SCARLINO – «Abbiamo verificato attraverso i nostri rappresentanti in azienda che i sistemi di messa in sicurezza dell’impianto e di comunicazione al personale interno e della fabbrica confinante, la Venator Italy, hanno funzionato correttamente tanto da non esserci stato nessun caso importante sulla salute dei lavoratori, soltanto due persone con irritazioni alle prime vie aeree che a dire dei sanitari non destano alcuna preoccupazione presente e futura» Fabio Bogi, vice segretario generale UGL Grosseto – Siena e i dirigenti Jacopo Borrani e Alessio Cerquettini intervengono sull’evento avvenuto nella sera del 1 agosto «all’interno dello stabilimento della Nuova Solmine nella zona industriale del Casone di Scarlino a seguito di una ripartenza».
«Il suono di una sirena può allarmare i cittadini ma è il metodo più sicuro, presente nelle aziende all’interno di un preciso piano di emergenza, per avvisare tutti i lavoratori contemporaneamente su come devono comportarsi in quella circostanza particolare a salvaguardia della loro incolumità. Apprezzabile anche la decisione di anticipare la fermata dell’impianto per manutenzione di due settimane rispetto alla data programmata».