SCARLINO – “Se il buongiorno si vede dal mattino, la nuova amministrazione comunale di Scarlino non sembra essere in grado di affrontare nel migliore dei modi le questioni ambientali – lo scrive in una nota Scarlino Insieme -. Sull’inceneritore non deve esserci alcuna ambiguità: è in gioco la salute dei cittadini, oltre che la loro fiducia nelle istituzioni. È incredibile come oggi ci sia ancora qualcuno che vorrebbe aggirare o ignorare la sentenza del Consiglio di Stato, che ha decretato la definitiva chiusura dell’impianto di Scarlino Energia. Pertanto ci aspettiamo che il sindaco Francesca Travison valuti, insieme al legale del Comune di Scarlino, l’opportunità di contestare la legittimità della richiesta di integrazioni, così come qualsiasi tentativo di riavviare (o rianimare) l’iter autorizzativo”.
“Nell’ultimo consiglio comunale del 30 luglio – continua la nota -, con apposita domanda d’attualità, abbiamo chiesto al sindaco di relazionare sull’incontro avvenuto presso la Regione Toscana il 26 luglio e di fornire copia del verbale del suddetto incontro, contenente le dichiarazioni dei sindaci. Ci è stato risposto che in tale sede non le è stato possibile parlare. Se ciò fosse vero sarebbe grave, e Travison dovrebbe denunciare l’accaduto pubblicamente: anche se si tratta di conferenze tecniche, i sindaci, sino ad oggi, avevano sempre chiesto e ottenuto di esprimere la loro posizione, riportata integralmente nei verbali. Scarlino è sede di impianto e deve avere il coraggio di dire la sua contro chi vuol riaprire la procedura”.
“Sempre durante l’ultimo consiglio comunale – prosegue Scarlino Insieme -, inoltre, il sindaco ha manifestato l’intenzione di non istituire commissioni o consulte, tranne quelle obbligatorie per legge. Di sicuro è un altro pessimo segnale per l’ambiente, specialmente se sommato all’eliminazione dell’assessorato allo sviluppo sostenibile. In merito invece alla moria di pesci nel canale Solmine avvenuta il 5 luglio scorso, e a seguito delle relative analisi effettuate, Scarlino Insieme ritiene opportuno ricordare che episodi simili si sono già verificati in passato. Va tenuto conto il fatto che, in caso di asfissia, non si rinviene nessuna traccia di inquinante nei campioni prelevati dalle carcasse”.
“Una buona amministrazione deve sempre tenere la guardia alta, a tutela della salute e dell’ambiente; ovviamente senza creare inutili allarmismi, ma evitando di sminuire frettolosamente episodi preoccupanti. In tal senso, non lasciano ben sperare i modi e i tempi di reazione esibiti in seguito al boato avvenuto nell’impianto Nuova Solmine nella serata dell’1 agosto. Con i prossimi provvedimenti che saranno adottati – conclude la nota di Scarlino Insieme -, sarà possibile verificare se l’impegno della nuova giunta Travison per la tutela del nostro territorio è concreto, oppure se le sue politiche ambientali si fermano alle spumeggianti dichiarazioni di intenti della campagna elettorale”.