SCARLINO – «Le indagini sulle carcasse delle carpe non hanno rilevato cause della morte derivanti da inquinamento delle acque» spiega il sindaco di Scarlino Francesca Travison parlando dei risultati delle analisi dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana sui campioni di pesci prelevati in seguito alla moria avvenuta nel canale Solmine venerdì 5 luglio.
«Questo ci rassicura e conferma l’ipotesi che la morte della fauna ittica sia derivata da un fattore naturale. Resta il fatto che l’Amministrazione comunale terrà la guardia sempre alta su ogni aspetto ambientale che riguarda il nostro territorio: purtroppo i tempi di attesa per ricevere i risultati di analisi in merito a episodi simili sono lunghi, ma lavoreremo anche su questo aspetto. Vogliamo avere e comunicare ai cittadini verifiche immediate, che non lascino spazio a dubbi. Un impegno che porteremo avanti con convinzione e determinazione».