GROSSETO – «Per l’inceneritore di Scarlino c’è chi è disposto a incenerire anni di autorizzazioni bocciate dai giudici e la salute di decine di migliaia di cittadini» afferma il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna. «Sull’argomento il centrosinistra continua a fare il suo gioco di potere, usando le pedine a disposizione “piazzate” ai vari livelli di governo a seconda dell’obiettivo da raggiungere: c’è chi recita la parte del brutto e cattivo e chi finge di battere i pugni sul tavolo contro i propri compagni di partito, quando in realtà – evidentemente – la politica di centrosinistra ha già deciso di autorizzare per l’ennesima volta l’impianto di Scarlino, iter che in passato ha già più volte ricevuto la bocciatura dei giudici».
«Ma nemmeno la giustizia basta a scoraggiare Pd e compagnia che, anche quando avevano in mano la Provincia, con Leonardo Marras presidente, portavano avanti la stesso percorso ai danni del proprio territorio. Poco è cambiato quando Marras è andato in Regione con il compito, da capogruppo Pd, di rappresentare gli interessi dei propri conterranei, e per conterranei intendo anche coloro che risiedono a Follonica e Scarlino, Gavorrano e in tutte le Colline Metallifere che meritano di vivere in un ambiente controllato e tutelato da chi governa. Sbigottito mi lasciano le parole del sindaco Andrea Benini e dell’assessore Mirjam Giorgieri che – ingenui o bravi attori – si dicono rammaricati per l’esito dell’ultimo incontro fiorentino: speravano forse in una bocciatura definitiva dell’iter autorizzativo da parte del Governatore Rossi, dimenticando che per anni è stato nemico del territorio?»
«È chiaro che Rossi, che prima delle elezioni aveva fatto credere che quelle autorizzazioni non sarebbero mai state concesse, stava dando un assist (a Follonica vincente, a Scarlino meno) al centrosinistra locale nella speranza di salvare voti utili a mantenere “rossi” i due Comuni. Sono invece solidale con Francesca Travison, sindaco neoeletto, che adesso si trova – con onestà – a combattere questa battaglia a tutela dei cittadini e contro un centrosinistra che non vuole mollare la presa. Da che parte sta la ragione – chiede Vivarelli Colonna -? I cittadini, che finora ne hanno fatto le spese, non vogliono sentir parlare dell’inceneritore. E questo è tutto».