GROSSETO – «I consiglieri di minoranza eletti nel Consiglio provinciale dicano chiaramente se credono nelle Province o ritengono di dover portare avanti (per evidenti ragioni di appartenenza politica al Pd) la missione abrogazionista elaborata da Renzi e miseramente fallita con il Referendum popolare» afferma il presidente della Provincia Antonfrancesco Vivarelli Colonna.
«E’ chiara a tutti la strumentalizzazione da parte dei suddetti consiglieri delle difficoltà finanziarie in cui versa non solo la Provincia di Grosseto ma tutte le Province italiane a causa non di negligenza di amministratori, dipendenti e funzionari, ormai esausti per le enormi responsabilità assegnate, ma a causa della “manifesta irragionevolezza” della riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato e della Regione Toscana che stanno mettendo in serio pericolo servizi fondamentali alla collettività quali la manutenzione ordinaria di strade e scuole e di servizi fondamentali quale la protezione civile ed il controllo del territorio affidato alle polizie provinciali».
«L’attacco – senza precedenti – portato avanti dalla minoranza consiliare che ha addirittura abbandonato l’aula del consiglio per non votare la petizione al Governo ed alla Regione toscana per il riconoscimento delle necessarie risorse finanziarie – si basa tuttavia su false e del tutto infondate notizie alla Collettività, finalizzate a generare discredito nella istituzione, fatto deprecabile in sé , ma che sta altresì generando allarme sociale e preoccupazione negli addetti ai lavori – prosegue Vivarelli Colonna – . Difendo – ancora una volta – l’applicazione della sentenza della Corte costituzionale che ha definitivamente dichiarato l’illegittimità della legge regionale 22 con cui la Regione Toscana ha illecitamente avocato a sé la materia ambientale e del controllo in materia dei rifiuti. Il riconoscimento del ruolo costituzionale delle province toscane non può essere strumentalmente utilizzato da chicchessia per diffondere la falsa notizia che la provincia di Grosseto avrebbe causato danni alle imprese locali!».
«La regione Toscana – in verità – ha appena iniziato il ritrasferimento delle funzioni ma non ha ancora deliberato il ritrasferimento delle risorse finanziarie e strumentali che aveva avocato insieme alle funzioni. La Provincia di Grosseto ed i suoi uffici non ha ancora ottenuto il ritrasferimento delle pratiche in corso quindi ad essa non è imputabile alcun danno. Gli uffici regionali, in collaborazione stretta con gli uffici provinciali, curano che tutte le istanze di imprese e cittadini siano prontamente evase, quando imprese e cittadini le presenteranno. Anche la falsa notizia di un rallentamento degli investimenti su strade e scuole, affermato dai Consiglieri con grande enfasi sui giornali come effetto del ritardo nella approvazione dl bilancio di previsione 2019-2021 , è da rimandare al mittente: il trend degli investimenti è addirittura aumentato in questi anni di nostra amministrazione».
«Dati alla mano gli investimenti su strade e scuole sono andati crescendo, grazie soprattutto a “provvedimenti tampone” messi in atto dal Governo che ha destinato specifiche risorse su questo tipo di opere, dopo il crollo del ponte Morandi. Quel che la minoranza addebita a negligenza è invece l’unica strada possibile per quadrare la parte corrente del bilancio “strutturalmente” il disavanzo a causa del prelievo che lo Stato ancora fa sulle casse delle Province, nonostante l’esito referendario. Approvare il Bilancio dopo il consuntivo consente, infatti, a tutte le Province di poter utilizzare l’avanzo di amministrazione per coprire il citato enorme ed insostenibile prelievo che solo nel 2019 supera i 20milioni di euro sul totale delle entrate che è di 63milioni di euro. La cosa assai grave è che tale situazione non è una novità ed è ben conosciuta dai Consiglieri di minoranza, anche nelle cause obiettive che adesso vogliono addebitare a questa amministrazione».
«A quei consiglieri occorre presentare adesso il conto di quanto la provincia investe sui loro specifici territori, sui Comuni di appartenenza e far capire direttamente ai loro elettori che la 2 manutenzione del verde, il piano neve, la protezione civile, la manutenzione delle strade e delle scuole non sono più “servizi garantiti” per gli anni a venire se i loro rappresentanti politici, invece di strumentalizzare le difficoltà finanziarie, non ci danno una mano ad ottenere quel che ci è dovuto da Stato e regione Toscana. Da questa condizione strutturalmente deficitaria se ne esce fuori solo ed esclusivamente con adeguati finanziamenti e riconoscimento del ruolo costituzionalmente assegnato. Sarà mia cura rappresentare la perdurante situazione di difficoltà , come han fatto in passato tutti i Presidenti compreso il sottoscritto, a sua eccellenza il Prefetto ed alle Autorità competenti. L’Upi nazionale e quella toscana hanno già ripetutamente inviato le loro delegazioni presso l’attuale Governo per sostenere le istanze della provincia di Grosseto e di tutte le province italiane» conclude Vivarelli Colonna.