GROSSETO – «Leggiamo in questi giorni nuove critiche rivolte all’azienda sanitaria da parte di cittadini costretti ad attendere mesi per ricevere una prestazione medica dal servizio pubblico. Non è la prima volta che Forza Italia interviene in merito alla questione: da tempo non solo evidenziamo la problematica, ma abbiamo più volte suggerito delle soluzioni, chiaramente mai recepite da chi governa la Regione Toscana e quindi la sanità pubblica». A parlare sono Elisabetta Ripani, deputata Forza Italia, Sandro Marrini, coordinatore provinciale Forza Italia Grosseto.
«Quando un cittadino lamenta un’inefficienza è giusto che si chieda anche il motivo per cui ci sono liste d’attesa così lunghe per ricevere una visita specialistica o un esame radiologico. Alla base di ogni criticità infatti ci sono delle logiche regionali ben precise: la nostra città viene considerata dalla Regione un’appendice inutile. E così Grosseto è diventata negli anni un centro in cui esercitare esperimenti fallimentari, come l’intensità di cura, tetti al budget che non sono presenti nelle altre realtà dell’Asl Toscana Sud Est, tagliare posti letto o diminuire il personale. Ecco perché, con sempre minori risorse umane e strumentali si è assistito negli anni a una progressiva perdita della capacità di rispondere alle esigenze sanitarie della popolazione. Per meglio comprendere il ruolo di matrigna della Regione facciamo un altro esempio: la situazione del 118. Anni fa la direzione sanitaria decise di costituire un’unica centrale operativa per l’Area vasta Toscana Sud Est, che avrebbe dovuto comprendere Grosseto, Siena e Arezzo».
«In realtà sono passati circa tre anni e alla fine l’unica azione tangibile è la chiusura della centrale operativa di Grosseto, che così ha visto perdere un’altra sua eccellenza. Il tutto avviene illudendo il cittadino con la costruzione di cattedrali nel deserto: di recente è stata inaugurata la nuova ala dell’ospedale Misericordia di Grosseto e l’investimento è stato fatto passare come la panacea di tutti i mali. Peccato che ancora permangano problemi basilari, come la mancanza di posti letto in Area medica, tra i più bassi in Italia. La Regione considera Grosseto solo una periferia e le azioni amministrative tese ad avvalorare questa visione, anche in altri settori (Urbanistica, infrastrutture), ne sono la testimonianza. Sta a noi cittadini pretendere il dovuto rispetto per la nostra terra con il mantenimento e il miglioramento dei servizi, alla pari con le altre città toscane. A Grosseto abbiamo uno staff medico e infermieristico di alto livello, livello che può e deve ulteriormente crescere per il bene della collettività, e se questo non avverrà, come accaduto in passato, i nostri professionisti saranno costretti a “fuggire” da una realtà lavorativa sempre più ostile con il conseguente impoverimento dei servizi al cittadino».