GROSSETO – Un bosco dei ricordi. In piena città. Un polmone verde a servizio della cittadinanza. È l’idea lanciata dal Movimento 5 Stelle che questa mattina ha presentato una proposta di delibera in Comune. L’idea si inserisce in quello che è un progetto dell’amministrazione comunale Vivarelli Colonna: un bosco nella zona del diversivo. I consiglieri pentastellati vorrebbero che i cittadini contribuissero fattivamente alla nascita di questa area verde.
«Lo abbiamo chiamato bosco spontaneo dei ricordi, perché i cittadini potrebbero decidere, in caso di date speciali, ricorrenze, matrimoni, battesimi, ma anche in ricordo di una persona cara, piantare un albero a propria scelta e a proprie spese, magari prendendo appuntamento con il Comune per metterlo a dimora: si creerebbe così un bosco spontaneo dei ricordi» affermano i consiglieri dei 5 Stelle.
L’area, sempre secondo le previsioni del Comune, è quella del Diversivo, tra viale Europa e la Cittadella. «Una laurea, una nascita, un momento importante della propria vita con una donazione tra i 100 e i 250 euro – afferma la consigliera Francesca Amore – e dei paletti che identifichino quell’albero e il momento che rappresenta. Poi sarà il Comune a prendersene cura, visto che in quella zona è già decisa la nascita di un bosco. Potrebbe essere fatto un pacchetto, con una cifra simbolica da usare per pagare chi se ne prenderà cura, e una casetta di legno in cui tenere gli attrezzi».
«Una città, da che mondo è mondo, si identifica nel proprio verde – prosegue il capogruppo del M5S in consiglio comunale Gianluigi Perruzza -. Obiettivo di questa proposta di delibera è far identificare i grossetani in una zona verde dove ogni grossetano può avere un ricordo».
«Questa è una delibera, non una mozione, quindi avrà un percorso specifico attraverso gli uffici, un iter – prosegue Giacomo Gori -. Le linee programmatiche di Vivarelli Colonna, il suo programma prevedono una serie di punti che vanno in questa direzione. Creare polmoni verdi, aumentare la piantumazione, valorizzare il verde della città. Purtroppo gran parte di tali punti programmatici non è stata applicata e noi siamo qui a dare una mano. Abbiamo già confezionato l’atto c’è solo da coinvolgere gli uffici. La casetta per gli attrezzi sarebbe utilizzata se si attuasse un altro regolamento, per la gestione dei beni comuni; approvato un anno non ha mai avuto grande applicazione. Gruppi di cittadini e famiglie potrebbero presentare patti di collaborazione così da gestire in autonomia una serie di piante sgravando il comune».