FOLLONICA – «Vicenda depuratore: “Io non c’ero e se c’ero dormivo”. Potremmo riassumerla così la posizione del sindaco di Follonica Andrea Benini sulla vicenda del depuratore. Finalmente la questione sta venendo fuori con tutte le sue contraddizioni». Lo scrivono, in una nota, i consiglieri di centrodestra Daniele Pizzichi, Roberto Azzi, Massimo Di Giacinto, Charlie Lynn, Danilo Baietti, Sandro Marrini.
«Ma, oltre a quella del Fiora, anche la condotta del sindaco e del Comune ci sembra strana – continuano -: di fronte al deflagrare dei miasmi, il sindaco si è detto da prima ignaro, preannunciando reclamo al Fiora ai sensi della Carta di servizi. Pochi giorni dopo parla di stretta sinergia con il nuovo amministratore per risolvere il problema, e ora, risultata chiara la totale fragilità della ricostruzione dei fatti da parte di Ferrari, butta la palla in avanti invitando i cittadini a “scordarsi del passato”, promettendo un nuovo depuratore pur sapendo che si tratta di opere che potrebbero avverarsi tra moltissimi anni. Se nel 2019 è solo grazie all’attività di ricerca delle opposizioni che si scopre che il depuratore era stato scoperchiato già nel 2015, allora vuole dire che in Comune “siamo alla frutta”».
«La foglia di fico della vicenda pare sia la somma urgenza degli interventi, talmente urgente da aver giustificato la mancata comunicazione e concertazione con il Comune della trasformazione del depuratore – proseguono i consiglieri -. Ma anche qui le cose non tornano poiché, ad interventi avvenuti nel 2015, si sarebbero susseguite comunicazioni al Comune almeno in fase successiva. Ma Benini dice di non sapere nulla, ed anzi di essersi alzato molte mattine prestissimo per andare, insieme al fido scudiero Andrea Pecorini, a ricercare in giro per la città la provenienza dei cattivi odori: ma in tutti questi anni, il loro fine olfatto non li ha portati verso il depuratore?».
«Non è ammissibile che il sindaco, per cose importanti che riguardano la sua amministrazione, si nasconda sempre dietro il “non essere a conoscenza dei fatti” – si legge ancora nella nota -. Quindi delle due l’una: o il sindaco gioca a nascondino per rigettare su altri le sue leggerezze, o gli passano sopra il capo le cose senza che lui venga coinvolto. Un sindaco dalla parte della gente, appurato che quanto comunicato dall’ad dell’Acquedotto del Fiora, Piero Ferrari, nel corso dell’incontro pubblico del 12 luglio a Cassarello è risultato ampiamente fasullo, dovrebbe da prima sobbalzare sulla sedia e, un istante dopo, richiedere di appurare la verità, come ha fatto il centrodestra attraverso l’intervento della procura. E invece sceglie di sviare la questione, buttando la palla in avanti promettendo, in piena campagna elettore, un nuovo depuratore che ad oggi non trova progetto ma, soprattutto, nessuna copertura economica».
«Dopo che per quattro anni gli abitanti di Follonica sono stati presi in giro – concludono i consiglieri -, l’opposizione si è mossa e sta appurando la verità dei fatti».