GROSSETO – “La strada delle Strillaie insiste sì sul territorio del Comune di Grosseto. Tuttavia, essa è strumentale a collegare l’impianto, privato, con il resto del territorio: su quella strada, cioè, transitano mezzi che raccolgono rifiuti da ogni parte della provincia e conferiscono a Futura”. Risponde così il presidente della Provincia di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, a Giacomo Termine, membro del consiglio di Ato rifiuti Toscana Sud e sindaco di Monterotondo Marittimo, che ha esposto i suoi dubbi in merito alla questione.
“Esiste un protocollo d’intesa – continua il presidente -, stipulato tra l’allora assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Monaci e il presidente dell’epoca di Ato, a causa del quale il Comune di Grosseto ha sborsato 550mila euro per adeguare la strada in base a precise prescrizioni di Arpat, inderogabili affinché i camion potessero transitare e l’impianto potesse sorgere. Complessivamente, l’opera stradale costò 2 milioni di euro: il restante milione e 450mila euro necessario per l’adeguamento giunge dalle bollette della Tari. A quell’atto doveva seguire una convenzione mai siglata, purtroppo, con Ato. Così Grosseto ha contribuito a realizzare con risorse proprie una strada a servizio di un impianto che è di proprietà di Ato. Impianto per il quale il nostro Comune non percepisce nessun tipo di introito”.
“È solo per questi motivi – conclude Vivarelli Colonna – che riteniamo equo che i costi di questa infrastruttura siano ripartiti uniformemente con il resto del territorio. Se il Comune deve prendersi in carico la cura della strada, a questo punto è giusto che ci vengano restituiti anche i 550mila euro che Grosseto ha sborsato per la sua realizzazione”.