di Eleonora Zuffi infermiere, Master in Area critica ed Emergenza Sanitaria
Ultimamente si parla molto di ambulanza infermieristica per un caso senese anomalo rispetto agli standard regionali, modello già presente infatti nella nostra realtà da oltre 15 anni, un modello ormai testato che si integra con efficienza ed efficacia in una rete composta da tanti attori che collaborano nel servizio emergenza-urgenza 118.
Non tutte le regioni presentano lo stesso sistema di risposta, ed è proprio questo che ci spinge a scrivervi oggi, farvi conoscere la figura dell’infermiere di emergenza-urgenza per rinforzare attraverso la conoscenza l’essenziale rapporto di fiducia con voi che nel nostro territorio è così ben saldo.
Come già accennato l’infermiere si inserisce all’interno di una rete, collaborando con altre figure, sanitarie e laiche per fornire un’adeguata risposta ad un’emergenza sanitaria territoriale.
Prima di diventare membro effettivo del team, l’infermiere deve frequentare master universitari, corsi mirati alla stabilizzazione del paziente, sessioni di simulazione ed affiancamento con tutor sul campo; ma non è finita qui…serve aggiornamento continuo, mantenimento di capacità tecniche avanzate, utilizzo di protocolli e procedure interne all’ U.O. che si allacciano con rigore ad algoritmi validati da società scientifiche internazionali.
Medici ed infermieri si formano insieme, ma imparano anche l’uno dall’altro, mettendo la propria esperienza a disposizione del gruppo perchè quando siamo lì pronti ad aiutarti lo vogliamo fare nel miglior modo possibile.
La gestione dei mezzi e delle risorse inviate sull’evento vengono modulate in base alle necessità ed alle disponibilità dalla centrale operativa in seguito al dispatch telefonico.
I mezzi di soccorso avanzato (MSA) sono definiti tali per la presenza di 1 sanitario a bordo (medico o infermiere), l’automedica dove presente è inviata su codici di massima priorità per la presenza di 2 sanitari a bordo (medico ed infermiere), invece nei mezzi di soccorso di base abbiamo la presenza di soccorritori certificati che vengono inviati sui codici minori o in aggiunta ad un MSA.
In caso di necessità per l’ottimale risposta al cittadino possono essere inviati mezzi e/o risorse aggiuntive per far fronte all’evento.
Il modello INDIA (ambulanza infermieristica) è a sostegno di numerose evidenze perché il nostro obiettivo è la tua stabilizzazione e precoce ospedalizzazione.
Sul territorio è quasi impossibile fare diagnosi differenziale, è per questo che INDIA garantisce un ottimo servizio rimanendo all’interno delle proprie competenze seppur avanzate acquisite attraverso un lungo percorso di accrescimento professionale tutt’oggi in evoluzione.
Speriamo con queste poche righe di aver contribuito a farvi conoscere meglio il prezioso servizio del 118