GROSSETO – Un incontro chiarificatore e, per quanto possibile, costruttivo quello tra il direttore generale della Asl Toscana sud est e gli ordini delle professioni infermieristiche.
“La scelta di sostituire a Siena, seppur per un anno, l’ambulanza infermierizzata con una medicalizzata ancora tutta da definire, non poteva non suscitare dubbi sulle strategie dell’azienda nell’ambito del sistema dell’emergenza. Per questo ci siamo presentati all’incontro con il direttore generale con delle precise richieste ottenendo risposte importanti” ha affermato Giovanni Grasso, presidente dell’ordine di Arezzo che ha partecipato all’incontro insieme al presidente dell’ordine di Grosseto Nicola Draoli. Infatti, in questi giorni, molte sono state le proteste degli infermieri che avevano temuto una sorta di “sfiducia” rispetto al proprio operato e alla proprie professionalità. Tutt’altro. La direzione aziendale ha confermato la totale stima e l’assoluto apprezzamento per i professionisti del dipartimento infermieristico che operano nell’emergenza urgenza.
Chiarisce il direttore Antonio D’Urso: “Nessun modello è in discussione, anzi ribadisco che il modello che ha fino ad oggi reso la sud est, a livello nazionale, una delle Aziende con i migliori esiti di salute nella riduzione della mortalità nelle sei malattie tempo dipendenti e che quindi non sarà certo modificato. Ho d’altra parte risposto, in modo puntuale, ad una richiesta formale dell’assessore al Comune di Siena, che evidenziava la necessità circoscritta alla realtà senese, di una seconda ambulanza con medico, dando la disponibilità, come Azienda, alla sperimentazione, per un anno, con l’entrata dei medici che hanno concluso la formazione, che rilevi gli outcome, coinvolgendo i rispettivi ordini professionali, il direttore del dipartimento infermieristico Baragatti e il direttore dell’emergenza urgenza Mandò. Nel frattempo la formazione degli operatori 118 Senesi continuerà affinché siano pronti e ancora più formati in ambito di emergenza urgenza, così come perseguiremo lo sviluppo delle competenze degli infermieri del 118 dell’intera Asl all’interno dello specifico settore dell’emergenza urgenza territoriale”.
Ad avvalorare le parole del direttore sono stati confermati, al tavolo, alcuni impegni, già previsti nella programmazione aziendale, come l’inserimento di due nuove ambulanze infermierizzate nelle zone dove ancora non sono presente a partire dal Valdarno, e l’ulteriore assunzione di personale infermieristico sia per Siena che per Grosseto che per Arezzo.
“Il personale infermieristico della Asl sud est continuerà ad essere valorizzato – ha concluso il direttore – non soltanto nell’ambito dell’emergenza urgenza ma anche in altri ambiti come, ad esempio, nell’area della cronicità, attraverso l’avvio della formazione dell’infermiere di famiglia e comunità e dell’avvio strutturato della della centrale della cronicità ed in ambito di cure intermedie che, come già da tempo definito in azienda, sono strutture a gestione infermieristica. L’azienda Usl Toscana sud est quindi non cambia la sua direzione di rotta”
“Prendendo atto delle parole del dg D’Urso, pur dovendo rimarcare la situazione paradossale che si è venuta a creare – afferma Aurigi, presidente Opi Siena, che non ha potuto essere presente all’incontro – È evidente che la parola ‘sperimentazione’ prevede una serie di indicatori da individuare in maniera chiara prima di questo percorso, e che presupponga, una volta raccolti e confrontati i dati, un impegno a definire il modello anche su Siena secondo criteri di appropriatezza ed evidenze”.